La giunta comunale di Bisceglie è ricorsa all’esercizio dell’autotutela conservativa per la conferma del contenuto e dell’esito della delibera n.106 del 24 aprile 2019.
Nell’atto in questione l’avvocato Biagio Lorusso veniva incaricato come legale esterno per la difesa del comune in un giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Bari. Come si legge nelle premesse della nuova delibera di giunta, la n.109, nella fase di discussione e approvazione del provvedimento “ha partecipato anche l’assessora Vittoria Sasso, la quale ha comunicato successivamente all’adozione, che si trovava in una posizione di incompatibilità con il legale nominato, stante il rapporto di parentela entro il terzo grado con lo stesso, che tale situazione rientrando nella fattispecie prevista dall’art. 78 comma 2 del TUEL è suscettibile di inficiare la validità della decisione”. La giunta ha quindi deciso “pur nella piena consapevolezza della totale ininfluenza della presenza dell’assessora per la validità della deliberazione in premessa, onde evitare che essa possa risultare viziata non già per la struttura dell’atto, ma solo ai fini formali per la posizione del soggetto giuridico in questione, si ritiene di dare corso all’esercizio della potestà di autotutela”.
Data l’assenza dell’assessore Sasso alla nuova seduta di giunta, dati i tempi in scadenza per l’opposizione alla causa in Corte di Appello, la giunta comunale di Bisceglie ha deciso di: “prendere atto del riesame della precedente deliberazione, nel rispetto del principio di conservazione dell’atto amministrativo, anche in ragione degli effetti giuridici prodotti nei confronti dei terzi e, per l’effetto, conservarne contenuto ed esito, rimuovendo ogni vizio di legittimità come sopra indicato”.