Cura, passione e lavoro manuale, non senza attenzione e sensibilità per i problemi del territorio. Sono questi gli ingredienti che gli alunni della scuola elementare “Dino Abbascià” hanno impiegato nella costruzione di un presepe che è in esposizione all’interno del plesso. L’opera consiste in una rielaborazione del classico presepe natalizio assemblata con materiali di recupero utilizzando, come supporto, una scala presente nell’edificio. Il presepe, che prende parte all’edizione 2017 della “Via dei Presepi“, sarà visibile al pubblico nella serata di oggi, mercoledì 13 dicembre, dalle 19,30 alle 21,30; l’esposizione sarà visibile al pubblico anche nelle serate di sabato 16 e domenica 17.
La realizzazione del lavoro ha visto una viva e attiva partecipazione da parte degli studenti, che si sono cimentati, ciascuno secondo le proprie capacità e le proprie abilità, nell’assemblaggio dei personaggi della Natività e dello scenario circostante. Non si tratta della prima creazione degli alunni della scuola elementare: lo scorso giugno hanno infatti donato al Museo del Mare il mini-veliero “Gramagica” (leggi qui). L’elemento più caratteristico ed originale dell’ambientazione è un pezzo di rete, utilizzato per richiamare alla mente dello spettatore il contatto diretto tra il centro storico (sede dell’istituto) e il mare. “Abbiamo realizzato all’ingresso della scuola un presepe” precisa il docente Giuseppe Maenza, referente del progetto, “con il grande aiuto delle mamme dei bambini, che ha come tema principale il mare e la pesca, ponte di collegamento tra la nostra scuola e il vicino porto. Tutti i manufatti sono stati realizzati interamente con juta, giornali, fili di ferro, colla a caldo, ago e filo”.
Il presepio della “Dino Abbascià” parteciperà al concorso “Presepi di Puglia 2017“, organizzato dall’Unione Cattolica Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori. La competizione premierà i tre presepi più originali, elaborati e creativi con tre premi in denaro (300 euro per il primo classificato, 200 per il secondo e 100 per il terzo); i premi dovranno essere impiegati dai dirigenti degli istituti per l’acquisto di materiale didattico o come sussidio per gli studenti in condizioni di disagio economico.
Foto di Giuseppe Maenza