Giunge in redazione la missiva dell’Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, Mons. Leonardo D’Ascenzo, in cui rivolge gli auguri di serene festività, in questi tempi difficili, ai fedeli della Diocesi.

“Carissimi, nonostante la pandemia e l’osservanza delle norme per evitare il diffondersi del coronavirus”, scrive Mons. D’Ascenzo, “il Natale che ci apprestiamo a vivere e per il quale ci stiamo preparando è quello di sempre. Dio si cala nella storia per essere uomo tra gli uomini. Dio, eterno e senza limiti, assumendo un volto nello stesso tempo umano e divino,  il volto del bambino Gesù, si cala nel regno contraddistinto dalla precarietà, dalla finitezza, dal limite, dalla sofferenza e dalla morte, annuncia la buona notizia e la speranza”.

“Questo figlio che ci è stato donato, ci rivela che Dio è amore, non è lontano ma vicino, anzi presente, non è indifferente, si prende cura di noi”, sottolinea l’Arcivescovo, “Ecco la verità del Natale: siamo creature amate, destinatarie della cura di Dio. Una verità che, contemporaneamente, è anche responsabilità perché ognuno di noi deve sentirsi chiamato a prendersi cura degli altri, dei propri fratelli. L’altro è sempre mio fratello: quando è malato, quando è fragile, quando è povero, quando è emarginato, quando sbaglia!

“Il Natale è evento interiore per tornare a guadare in noi stessi, per accostarci maggiormente alla preghiera, alla vita sacramentale e all’ascolto della Parola; per riscoprire il senso della famiglia, della vita comunitaria e la crescita nella dimensione della comunione ecclesiale“, scrive D’Ascenzo, “Il Natale è evento interiore, accompagnato dalla conversione personale e comunitaria, così necessarie in questo tempo di pandemia in cui abbiamo scoperto che non ci si salva da soli, ma con lo sguardo verso l’Alto e con la solidarietà reciproca che, lo sappiamo bene, in questo tempo di emergenze include anche l’osservanza delle norme per arginare il contagio“.

E conclude: “Pensando alle corsie e alle stanze degli ospedali, ai malati e al personale ospedaliero, agli anziani, alle autorità civili e a chi si prende cura dell’ordine pubblico, a chi garantisce attraverso il suo lavoro ciò che serve alla nostra vita quotidiana; a chi ha sospeso o perso il lavoro, a chi è solo… invoco su tutti noi la benedizione del Signore Gesù perché ci doni speranza, gioia, forza per rialzarsi nella caduta, nello scoraggiamento. A tutti buon Natale”.