I care, mi stai a cuore. Sono queste le parole simbolo di una serata in cui voglia di fare ed emozioni intense si sono mescolate per celebrare i cinque anni di vita e l’inaugurazione del Centro Servizi per l’infanzia e l’adolescenza. Nella nuova sede, in via Salvatore Silvestris, inaugurata lo scorso mese di febbraio, il centro prende vita con il consueto taglio del nastro eseguito dal sindaco di Bisceglie, Francesco Spina e dalla Dottoressa Elisabetta Dell’Olio. Presenti inoltre il vice sindaco Vittorio Fata, l’assessore ai servizi sociali Dora Stoico e l’assessore alla pubblica istruzione Vittoria Sasso. Toccante il momento in cui è stata scoperta dalla moglie e dal figlioletto una targa in ricordo di Giuseppe Baldini, amico di “I Care” recentemente scomparso, alla presenza del sindaco Spina. 

“Una realtà come “I care” – afferma Spina – è la dimostrazione che grande forza operativa e costanza nel lavoro possono dare grandi risultati. L’amministrazione comunale cerca in tutti i modi di essere vicina a questo tipo di realtà ed il sogno di trasformare l’ex mattatoio, riqualificandolo a sostegno dei servizi sociali, mi auguro si possa realizzare. In questa dimensione il passaggio a cooperativa che “I care” si è data, potrà consentirle di accedere ai bandi, risorse economiche importanti per portare avanti e realizzare progetti che con i contributi pubblici non è possibile fare”.

Spazio poi al presidente prof. Carmine Panico, che ha racchiuso nella sue parole quanto fatto dall’associazione in questi anni e quanto farà in futuro, “In questi anni il progetto “I care” ha cercato di fare rete con scuole, parrocchie e famiglie, in modo da creare un gruppo unito per portare avanti gli obiettivi. Non è stato facile trovare una stabilità organizzativa che inevitabilmente derivava da quella economica – continua Panico – ma con l’autofinanziamento abbiamo aperto una nuova via alle nostre iniziative. Abbiamo attualmente 40 soci ed in questi cinque anni di vita abbiamo incontrato 500 famiglie e coinvolto 300 ragazzi. Dal 2 febbraio del 2014 poi è nata la cooperativa, importante per la nostra realtà associativa e per i 7 operatori che dal punto di vista lavorativo hanno trovato una loro stabilità. Il Centro ha come obiettivo quello di svolgere assistenza domiciliare, interagire con i diversamente abili, proporre servizi educativi per il tempo libero e ascolto per le famiglie ed al tempo stesso sostegno. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono, attraverso il 5×1000 o in altra maniera, e che consentono di far crescere questo bellissimo progetto”.

Nella parte finale l’assessore Stoico ha rafforzato il concetto di vicinanza da parte dell’amministrazione comunale, “Il discorso di squadra in associazione – afferma – diventa fondamentale per portare avanti un progetto. Fare rete è determinante ed è la via giusta per raggiungere gli obiettivi. L’amministrazione sarà sempre al vostro fianco e non farà mai mancare il suo supporto“.

Concetto di rete leitmotiv della serata, che viene ulteriormente rafforzato dai concetti espressi dal Prof. Giuseppe Acquaviva, “Per fortuna esistono questo tipo di associazioni – esordisce – che oserei paragonare ad un grande carro capace di contenere al suo interno tante belle iniziative. Questa sera vado via arricchito dal punto di vista sociale, avendo apprezzato quanto fatto da questa realtà. Importante però è ricordare che senza il concetto di rete attiva non si va lontano. Tutte le scelte che si fanno, nei vari ambiti come scuola, famiglia e parrocchia, devono avere un fine comune. Solo cosi si potrà portare a termine quanto prefissato”.