L’Istat ha pubblicato recentemente i dati per il 2018 relativi al movimento naturale della popolazione biscegliese, determinato in un anno dalla differenza fra le nascite e i decessi. Il saldo naturale relativamente allo scorso anno è stato negativo: il bilancio demografico è stato infatti di 459 nascite e 500 decessi. Un trend che dal 2014 al 2018, con la sola eccezione del 2016, si è sempre confermato negativo. Nello specifico: 450 nascite e 457 decessi nel 2014, 454 nascite e 540 decessi nel 2015, 485 nascite e 445 decessi nel 2016, 435 nascite e 485 decessi nel 2017 e infine 459 nascite e 500 decessi nel 2018.
Si tratta di dati che ben testimoniano il calo di natalità degli ultimi anni. Dal 2002 al 2013, infatti, non solo il saldo naturale è sempre stato positivo (quindi le nascite superavano i decessi) ma il numero di nati durante l’anno è sempre stato superiore alle 500 unità fino al 2012 (già l’anno successivo le nascite scendevano a 480). Fino ad arrivare al 2017, anno in cui il numero di nascite registrato è stato il più basso degli ultimi 16 anni.
Il declino demografico in Italia è stato certificato proprio dall’Istat in un report pubblicato lo scorso giugno, in cui si afferma che il combinato disposto del calo delle nascite e dell’aumento dei decessi ci ha riportato indietro di quasi un secolo. A limitare gli effetti del calo demografico è “il saldo migratorio con l’estero, positivo da oltre 40 anni”. Un’affermazione che trova riscontri statistici anche a Bisceglie, come si può evincere analizzando i dati pubblicati dal nostro sito qualche giorno fa relativamente al saldo migratorio dall’estero (clicca QUI per confrontare i dati). Senza gli stranieri, spiega l’Istat, la recessione demografica in Italia sarebbe iniziata già negli anni ’90.