Un tripudio di gioia e di fantasia ha animato il porto nella serata di mercoledì 8 giugno. La BisceglieApprodi, punto d’ormeggio delle barche a vela, ha infatti ospitato la cerimonia di presentazione del “Gramagica“, modellino di legno raffigurante un veliero, realizzato dai 25 alunni delle classi IV A e IV B della scuola elementare Dino Abbascià“.

Ispirati dalla visita guidata all’interno del Museo Galleggiante avvenuta lo scorso marzo (leggi qui) e colpiti in particolar modo dalla descrizione delle attività dei “maestri d’ascia”, i bambini hanno deciso creare con le proprie mani un veliero, ovviamente in scala ridotta, a cui hanno dato il nome di “Gramagica”, un collage delle iniziali dei nomi dei maestri che li hanno aiutati nella realizzazione del progetto: Graziella Maenza, Marisa De Palma, Gisella Bufi, Giuseppe Maenza e Carla Pesola. Maestro d’eccezione un vero e proprio artista nel campo del modellismo navale, Massimo di Pierro (qui l’intervista fatta da Bisceglie24), che ha collaborato con le classi coinvolte nel progetto mettendo in campo la sua abilità manuale e.

Una vera e propria festa ha accompagnato il “varo” dell’imbarcazione, che è stata donata dagli studenti al Museo del mare“, gestito da Paolo Tarantini e visitabile gratuitamente. Ad animare la serata, nel corso della quale sono stati esposti dei disegni, la proiezione di un filmato con le foto dei lavori di costruzione del veliero e le esibizioni dei bambini, che hanno eseguito brevi brani al pianoforte seduti sulla “Bride of Denmark”, maestosa imbarcazione a vela in legno ospite del Museo Galleggiante.

Mimmo Cormio, presidente di Iologico Aps e creatore del Museo Galleggiante, non può che esprimere soddisfazione per la riuscita dell’evento.  “Gramagica […] possiamo già considerarla una barca storica. Ha, infatti, già scritto le prime pagine di una storia che parla di 25 bambini desiderosi di creare; parla della disponibilità dei loro insegnanti, manifestata nel lavoro prestato con spirito di liberalità in orario extrascolastico. E’ proprio vero, fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Comincio a pensare che l’Italia non sia caratterizzata solo da malasanità e insegnanti lavativi, ma esistono anche coloro che lavorano con amore e che sanno trasformare una semplice visita a bordo di una barca storica in motivo di grande crescita culturale, interiore e artistica”.

Foto di Mimmo Cormio e Leonardo Napoletano