“Giovani, competenti, laureati in discipline diverse, disponibili, volenterosi e solidali. È questo il profilo dei quattro ragazzi selezionati per svolgere il Servizio Civile: Valentina Di Nardo, Miriana Germinario, Gianluca L’Erario e Gemechis Paparella”. Aveva presentato così Caritas Bisceglie i quattro giovani del Servizio Civile che da maggio operano presso la struttura Caritas dei Cappuccini.
“A distanza di sei mesi circa, possiamo dire che la loro presenza è diventata ‘quasi’ insostituibile – prosegue la nota – soprattutto per quelle attività che necessitano delle loro competenze informatiche. Ma non si sottraggono mai alle richieste di attività manuali e materiali in cui l’emergenza la fa da padrona: e questo succede abbastanza spesso, per cui si deve lasciare quello che si sta facendo e prestare la loro opera alle ‘urgenze’. Nei mesi di ottobre e dicembre i quattro giovani sono intervenuti nelle scuole medie cittadine per una campagna di informazione e formazione contro lo spreco alimentare. Rispondendo ad una precisa richiesta della scuola, accompagnati da Michele Stornelli e in collaborazione con Mino Dell’Orco del Rotary Club, i ragazzi, dopo essersi opportunamente preparati nei giorni precedenti su materiale fornito da Caritas e Rotary, hanno incontrato per quattro giorni le classi prime della Scuola Media Monterisi. Hanno così informato gli studenti sullo spreco alimentare, facendo riferimento anche alla loro esperienza nell’attività di RecuperiaAmoci e nell’emporio eco-solidale.
Stessa attività è stata svolta a dicembre, con la collaborazione di Stornelli e di Giuseppe Cortese del Rotary, presso le classi prime e seconde della Scuola Media “Battisti-Ferraris”. In questa occasione è stato anche presentato, insieme ad Ibrahim Elsheikh e Antonella Salerno il “Solidarity Coin” un progetto, dell’ambito Bisceglie -Trani, che prevede una moneta virtuale locale che, creando un’economia basata sul tempo e sulla capacità, cioè su beni immateriali, darà nuove opportunità a chi si trova in costante o momentaneo disagio socioeconomico.
Tutti soddisfatti di questa attività i quattro ragazzi del Servizio Civile. “E’ stata la prima volta che parlavo a ragazzi nelle scuole: si è rivelata una esperienza molto stimolante” ha commentato Valentina Di Nardo. “La tematica dello spreco alimentare ha ottenuto un riscontro positivo: gli alunni partecipavano sia rispondendo alle nostre domande, sia ponendo loro stessi quesiti. Mi ritengo perciò molto soddisfatta e grata di questa opportunità”.
“Sicuramente il tema ha aiutato molto ad attirare l’attenzione dei ragazzi” – ha aggiunto Miriana Germinario –. “lo spreco alimentare e i servizi utili all’aiuto dell’altro sono per loro un campo conosciuto ma poco praticato. Il confronto con loro e con la loro curiosità è stato estremamente stimolante e divertente: avere la possibilità di entrare in empatia, anche nel ridotto tempo di un’ora, è stato molto interessante. La mia naturale propensione e indotta passione per quello che sarà, spero, il mio mestiere, mi ha aiutata ad esprimermi al meglio. Ho potuto riscontrare che le attività Caritas sono conosciute ma suscitano maggiore interesse dal momento in cui sono promosse da giovani come noi. La risposta della maggior parte degli alunni è stata positiva. Il nostro intervento spero abbia promosso una riflessione attiva e un atteggiamento più consapevole ed attento a tali tematiche”.
“Ai ragazzi abbiamo molto parlato della nostra esperienza in Caritas e di quanto siamo a conoscenza dello spreco sia attraverso il recupero del cibo fresco che dell’emporio eco-solidale” – ha raccontato Gemechis Paparella. “I ragazzi hanno partecipato sia rispondendo alle nostre domande sulla disponibilità a condividere merendine (sì e no, rispondevano) sia abbigliamento (sì, se non erano più adeguati per la taglia), sia facendoci tante domande, come sulla scadenza degli alimenti, quali fossero quelli che più arrivano in Caritas. Per me, alla prima esperienza, è stata un’attività molto interessante e piacevole, soprattutto quando siamo stati tutti e quattro insieme, noi ragazzi del Servizio civile”.
La conclusione di Gianluca L’Erario è stata: “Esperienza molto piacevole, ma impegnativa e stimolante: si è trattato di fare una vera lezione frontale. I ragazzi comunque sono stati interessati: alcuni erano già informati, altri no e ponevano domande pertinenti e considerazioni intelligenti. Abbiamo notato che il tema della correttezza e delle sane abitudini riguardo agli sprechi è presente: si tratta però di passare dalla semplice teoria all’acquisizione di sane abitudini a cui bisogna allenare i giovani”.