“Quote del TFR non versate, spettanze stipendiali non retribuite nella loro totalità e mancato rispetto delle normative sulla sicurezza. Accade ai lavoratori del servizio di igiene urbana di Bisceglie che già vengono fuori da anni di vertenze con le precedenti gestioni e rischiano di trovarsi nelle stesse condizioni anche con l’attuale gestore”. La denuncia è della segretaria generale della Fp Cgil Bat, Ileana Remini e del segretario provinciale Emanuele Papeo, responsabile del settore igiene ambientale.

Il mancato pagamento di emolumenti contrattuali, quali i buoni pasto e i permessi retribuiti, o il fatto di non garantire appieno la salute e sicurezza del personale eludendo le prescrizioni imposte dai DPCM in vigore in materia di contenimento della diffusione da covid-19 sono questioni di cui non possiamo non parlare e sulle quali è necessario che intervenga l’Amministrazione Comunale che deve a questo punto verificare il rispetto dell’appalto. Per mesi, con grande senso di responsabilità, questa organizzazione sindacale insieme ai lavoratori ha provato la strada della trattativa, per continuare a garantire un servizio alla cittadinanza. Ma non un solo impegno è stato mantenuto da parte dell’azienda”, spiegano Remini e Papeo.

“Siamo convinti che sia giunto il momento che l’amministrazione comunale dia il proprio contributo viste le responsabilità in essere per garantire continuità ed efficienza del servizio offerto alla cittadinanza ma soprattutto per tutelare la dignità dei lavoratori che nonostante le difficoltà e il mancato rispetto dei loro diritti continuano ad operare senza mai tirarsi indietro nonostante il perdurare di questa condizione. Da parte nostra tutti i tentativi per una sana collaborazione sono risultati vani, ora ci affidiamo alla responsabilità dell’amministrazione comunale perché intravediamo una seria possibilità che la situazione possa ulteriormente peggiorare ed il tutto certamente potrà coinvolgere l’efficienza dei servizi. Per questo in mancanza di un intervento da parte del Sindaco proseguiremo sulla strada della denuncia e della mobilitazione. Perché le aziende che svolgono servizi pubblici in appalto non possono considerare i diritti dei lavoratori un orpello; noi questo lo pretenderemo anche a costo di chiedere la revoca dell’appalto”, concludono dalla segreteria della Fp Cgil Bat.