“La sentenza, ad oltre un anno dall’emanazione del provvedimento prefettizio, fa finalmente giustizia su una situazione che ha penalizzato una azienda che ha sempre operato nel suo settore con onestà e trasparenza”. Commenta così Camassambiente, azienda che si occupava della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella nostra città, la sentenza del 25 maggio 2018 del Consiglio di Stato – Terza Sezione, che ha ha annullato definitivamente l’informativa interdittiva emessa dal Prefetto di Bari il 23 dicembre 2016 “con tutti gli atti da essa conseguenti, incluso il commissariamento degli appalti correnti” (leggi qui). A seguito di quella interdittiva, il comune di Bisceglie aveva rescisso il contratto con l’allora gestore del servizio igiene urbana cittadina.
“La sentenza ribadisce in maniera univoca la assoluta estraneità della Camassambiente a legami con la criminalità organizzata e la liceità delle modalità di assunzioni del personale effettuate dalla stessa. Resta vivo pertanto il rammarico“, si legge nella nota della ditta, “per gli appalti persi a causa della sanzione, per le gare pubbliche cui l’azienda non ha potuto partecipare nei mesi dell’interdizione e per tutte le conseguenti perdite economiche”.