Nel corso del 2022, il Gruppo Giovani 063 di Amnesty International Bisceglie, fondamentale punto di riferimento in città per ciò che concerne le attività di sensibilizzazione e informazione sulle violazioni dei diritti umani nel mondo, ha festeggiato i suoi primi quindici anni di attività. Nel settembre del 2007, infatti, avvenne il riconoscimento da parte dell’Assemblea circoscrizionale di Puglia e Matera della nascita dell’associazione cittadina, creata grazie alla volontà di alcuni studenti del liceo “Leonardo da Vinci”.
Quello che si è appena concluso è stato un anno ricco di iniziative per il gruppo biscegliese, durante il quale è avvenuto il passaggio di testimone da Alessandra Salerno, che ha terminato con successo il suo mandato biennale, alla nuova responsabile Valeria Ricchiuti.
Un primo segno tangibile della presenza sempre più attiva del gruppo giovani di Amnesty in città si è avuto ad inizio aprile con l’inaugurazione di una panchina gialla – colore simbolo dell’incessante attività che Amnesty International porta avanti da ormai quasi 61 anni – in Piazza San Francesco: un simbolo per indicare l’importanza dei diritti umani e il pericolo della loro assenza. Per l’occasione, gli attivisti biscegliesi hanno portato all’attenzione della cittadinanza un appello urgente per proteggere i civili in Ucraina, ribadendo la ferma e perentoria denuncia dell’organizzazione rispetto alle catastrofiche violazioni dei diritti umani in un conflitto che, in quei mesi, era ancora nella sua fase iniziale.
La sempre più stringente collaborazione tra il gruppo biscegliese e gli organi nazionali di Amnesty ha portato poi, nel mese di maggio, ad un evento di presentazione, tenutosi alle Vecchie Segherie Mastrototaro, del Rapporto Annuale 2021-22 alla presenza di Emanuele Russo. Per la prima volta, un presidente di Amnesty International Italia ha fatto tappa nella nostra città, con l’obiettivo di illustrare i contenuti principali del rapporto e dialogare a riguardo con Ugo Villani, Professore emerito di Diritto internazionale.
Questa non è stata però l’unica iniziativa organizzata nel corso dell’anno dall’associazione ad essere caratterizzata dalla presenza di ospiti ed esperti di rilevanza nazionale. A luglio, infatti, gli attivisti biscegliesi hanno costruito un articolato momento di riflessione e discussione sull’Egitto, a cui hanno partecipato Riccardo Noury, blogger, autore e portavoce di Amnesty International – Italia e Laura Cappon, giornalista del quotidiano “Domani”, nonché co-autrice della graphic novel “Patrick Zaki. Una storia egiziana”.
«Abbiamo voluto fare luce sul rapporto tra Italia ed Egitto e sulle relazioni diplomatiche ed economiche che continuano a legare il nostro Paese al regime egiziano di Al-Sisi nonostante le dolorose vicende di Giulio Regeni e Patrick Zaki», ci racconta la responsabile Valeria Ricchiuti. «Sono tematiche di cui costantemente continuiamo ad occuparci, affinché l’opinione pubblica non dimentichi quello che quotidianamente avviene in Egitto ai danni di centinaia di attivisti e cittadini che vengono arbitrariamente arrestati e imprigionati».
Ma il 2022 è stato anche l’anno in cui gli attivisti sono potuti tornare in piazza, dopo il periodo più duro della pandemia e delle restrizioni che hanno limitato le manifestazioni pubbliche. «Solo per citare le nostre manifestazioni di piazza più recenti, lo scorso 3 ottobre, in occasione del nono anniversario del naufragio di Lampedusa, siamo stati in Piazza Quercia a Trani con un flash mob per ricordare le 368 vittime di quella tragedia. Qualche settimana dopo, a Bisceglie, siamo scesi in piazza per manifestare la nostra solidarietà alle donne e agli uomini dell’Iran messi a tacere, arrestati e uccisi dalle forze della polizia “morale” per essersi ribellati al regime repressivo dell’Ayatollah Ali Khamenei», spiega Ricchiuti.
Uno degli appuntamenti ormai ricorrenti della programmazione del gruppo biscegliese è sicuramente il contest artistico “Art for Rights”, giunto all’ottava edizione e nato nel 2013 con lo scopo di contribuire in maniera nuova e inclusiva all’opera di sensibilizzazione promossa da Amnesty International coinvolgendo artisti emergenti, appassionati e studenti. La tematica scelta nel 2022 è stata la campagna globale “Proteggo la Protesta”, con l’obiettivo di “disinnescare” i ripetuti attacchi, anche mediatici, alle nuove forme di protesta, supportando i manifestanti pacifici e sostenendo le cause dei movimenti sociali che spingono al cambiamento. Il contest si è concluso con una cerimonia di premiazione a cui ha preso parte anche l’attivista iraniana per i diritti umani Pegah Moshir Pour.
«È stato un anno particolarmente intenso per noi», racconta Valeria Ricchiuti. «Tanti nuovi attivisti hanno deciso di partecipare alle nostre attività e stiamo vivendo un momento di grande ricchezza per quello che riguarda le risorse umane: tesserati ma anche attivisti che magari collaborano dando una mano dall’esterno. È il risultato di un percorso virtuoso che abbiamo intrapreso soprattutto negli ultimi due anni e che ci ha fatto conoscere tante persone disposte ad impegnarsi attivamente e fattivamente per l’associazione».
Cosa aspettarsi, quindi, dall’anno appena cominciato? «Il 2023 sarà molto importante per noi, dal momento che l’assemblea generale di Amnesty International Italia si terrà proprio in Puglia. D’altronde la nostra regione, e in generale il Sud Italia, negli ultimi anni sta dimostrando una grande vitalità sul fronte dell’attivismo. Sicuramente noi, come gruppo cittadino, cercheremo ancora di più di ampliare e migliorare tutte quelle attività ormai consolidate, ma anche di aprire spazi di informazione e discussione su situazioni che magari non abbiamo ancora approfondito in maniera specifica. Proprio in queste settimane stiamo pensando ad un evento, da organizzare nei prossimi mesi, sul tema dell’apartheid israeliano contro i palestinesi. Un argomento tristemente di attualità e di cui vorremmo parlare affidandoci, come sempre, a voci esperte e affidabili», anticipa Valeria Ricchiuti, responsabile del Gruppo Giovani 063 di Amnesty International di Bisceglie.