Vincenzo Coviello, 52 anni, dipendente del gruppo Intesa San Paolo finito su tutti i giornali perché accusato di spiare i conti della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di altre personalità illustri, lavorava nella filiale di Bisceglie. Da lì, fra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024, avrebbe effettuato un totale di 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti fra cui anche la presidente del Consiglio, sua sorella Arianna, alcuni ministri e presidenti di Regione e il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo.
Tutto è quindi iniziato il 21 febbraio 2022 nella filiale della nostra città dove l’uomo – licenziato ad agosto – lavorava. Il banchiere, originario di Bitonto, è ora indagato per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato: ufficiali di polizia giudiziaria incaricati dalla Procura di Bari gli hanno perquisito la casa e sequestrato smartphone, tablet, hard disk e dispositivi informatici. Ai pm ha detto di aver agito da solo, per curiosità.
L’indagine è partita quasi per caso, grazie al lavoro della sicurezza della banca che ha rilevato alcuni accessi anomali al conto di un cliente, un imprenditore di Bitonto. “Il comportamento del dipendente non in linea con le procedure interne e la normativa di settore è emerso – spiega l’istituto- nel corso delle ordinarie attività di controllo”. A quel punto il correntista ha sporto denuncia.