“Ho incontrato, scambiato quattro chiacchiere e servito del buon caffè al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ho avuto modo di unire il mio lavoro, la mia passione, il confronto con colleghi e personalità istituzionali nel corso di un’esperienza internazionale indimenticabile”, questo il racconto di Mauro Di Niso, barista biscegliese titolare di un bar in zona sant’Andrea a Bisceglie, che lo scorso mese di dicembre è stato il barista ufficiale del Cop25, la conferenza ONU organizzata all’Ifema di Madrid sul cambiamento climatico.

Capi di Stato, Ministri dell’Ambiente dei Paesi partecipanti, delegazioni provenienti da tutto il mondo, giornalisti internazionali. Questa la platea del Cop25 che ha potuto gustare dei buon caffè preparati dalla maestria di Mauro Di Niso: “Grazie al lavoro tenace, alla passione, alla professionalità ho potuto vivere questa esperienza professionale e umana”, precisa Mauro, “Qualità, passione e professionalità sono gli unici elementi che servono per vincere nel campo della caffetteria”.

Mauro partirà nuovamente per Madrid tra qualche giorno: dal 26 febbraio al 1° marzo sarà nuovamente all’opera in un contesto internazionale: la Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea che si svolgerà sempre all’Ifema.

“Vorrei passasse un messaggio forte e chiaro”, tiene a sottolineare Mauro, “Basta far passare delle bugie come verità, basta fare la guerra al ribasso con prodotti di dubbia qualità o al rialzo con prodotti spacciati per succulenti, ma che nascondono insidie per la salute. Anche Raitre nei mesi scorsi si è occupata di caffè, evidenziando caratteristiche, salubrità, qualità di ciascuna marca testata: i risultati sono incredibili. Dobbiamo smetterla di credere che corposo, schiumoso significhi necessariamente buono. Il 100% arabica sarà meno popolare, ma è un caffè di qualità e che non crea danni per la salute. Attraverso queste mie esperienze lavorative cerco anche di far passare questo messaggio e ringrazio la vostra testata per avermi dato modo di informare la gente che spesso non può conoscere questi dettagli. Ma certi colleghi conoscono bene questi aspetti e dovrebbero lavorare con correttezza e garantire ai loro clienti bontà e genuinità senza badare ai dieci o venti centesimi di risparmio su una tazzina”.