Domani, martedì 13 settembre, Don Francesco Dell’Orco vivrà due importanti appuntamenti della sua vita sacerdotale: il 25esimo anniversario di ordinazione presbiterale e l’immissione canonica nella qualità di parroco della parrocchia S. Maria di Costantinopoli.
Momento culmine per entrambe le ricorrenze sarà la celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Leonardo D’Ascenzo che avrà luogo nella stessa giornata nella parrocchia S. Maria di Costantinopoli alle ore 19.00.
Don Francesco Dell’Orco è nato a Bisceglie il 7 aprile 1973. E’ stato ordinato presbitero il 13 settembre 1997. Ha conseguito la licenza e il dottorato in teologia pastorale sanitaria a Roma presso il Camillianum, il perfezionamento in bioetica al Centro di bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e il master in bioetica presso l’Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia.
Don Francesco ha ricoperto di diversi ruoli: Incaricato diocesano di pastorale sanitaria (1999 -2009) e cappellano per la Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza e l’Opera Don Uva in Bisceglie; padre spirituale del seminario di Bisceglie e delegato episcopale dell’Ordo Virginum e Ordo Viduarum; primo parroco di Stella Maris in Bisceglie dal 2009 al 2016; Assistente Pastorale e docente di teologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore-Policlinico universitario “Agostino Gemelli”; più recentemente vicario parrocchiale di San Matteo e Nicolò; da aprile è assistente spirituale dei medici cattolici di Trani-Bisceglie. E’ autore di alcune opere di spiritualità.
In un’intervista che sarà pubblicata nel numero di settembre del mensile diocesano In Comunione, alla domanda chi fosse per lui il sacerdote, Don Francesco ha così risposto: “Con l’ordinazione presbiterale si è inseriti nel presbiterio diocesano, presieduto dal Vescovo, a servizio della comunità diocesana. Il presbitero è “bocca” di Cristo-annunciatore e testimone del Vangelo- (seminatore), “mano” di Cristo-amministratore dei divini misteri”- (pescatore), “amore del cuore di Cristo”(san Giovanni Maria Vianney), icona di Cristo servo, capo, pastore e sposo della Chiesa. Per me il presbitero è chiamato ad accompagnare spiritualmente i suoi fratelli e sorelle, aiutandoli a realizzarsi secondo il progetto divino. Il prete essenzialmente è l’uomo di Dio dedito all’ascolto, il ministro della riconciliazione e dell’Eucaristia, collaboratore della gioia dei suoi fedeli, come l’apostolo Paolo. Il prete è il servitore della comunione e dell’unità missionaria, è un uomo “misericordiato” che diffonde il buon profumo della divina misericordia”.