Una nuova stazione di rilevamento meteo è adesso ufficialmente operativa a Bisceglie. L’impianto, installato dal giovane Enrico Misino sul terrazzo del proprio palazzo, permetterà di effettuare rilevamenti atmosferici di precisione nella zona del centro cittadino.

Classe 1998, diplomato all’Istituto Aeronautico di Bari, ora Enrico Misino si dedica ad altre attività, ma conserva una fortissima passione per la meteorologia. Una passione che, per sua stessa ammissione, risale alla sua infanzia: “Papà e mamma mi ricordano sempre che, quand’ero piccolo, io rimasi colpito da un temporale estivo” racconta Enrico “poco prima (eravamo sul lungomare per vedere i fuochi d’artificio) si vedevano le stelle, ma poi, improvvisamente, scoppiò un temporale. Da quel giorno, poi, ho iniziato a documentarmi sui cambiamenti atmosferici”.

La stazione, una Davis Vantage Pro2, si compone essenzialmente di un anemometro per la misurazione del vento e di un sensore, opportunamente schermato, per il rilevamento della temperatura. L’impianto, installato già da circa un anno, è stato recentemente dotato di un pluviometro a norma, componente che permetterà di raccogliere dati sulla media delle precipitazioni e che renderà la strumentazione una vera e propria piattaforma di rilevamento meteo a trecentosessanta gradi.

L’impianto è destinato all’uso privato, ma una parte dei dati atmosferici raccolti è disponibile online, attraverso l’adesione del proprietario alla rete europea delle stazioni meteo. Enrico Misino ha infatti deciso di condividere gratuitamente i rilevamenti meteorologici, che vengono effettuati in tempo reale, su due siti consultabili da tutti: il primo è meteonetwork.it (clicca qui), che riporta i dati in tempo reale e uno storico dei dati raccolti da gennaio di quest’anno in poi (per consultarli è sufficiente cliccare su Bisceglie sulla mappa). Il secondo, lineameteo.it (clicca qui), oltre a raccogliere ed archiviare i dati rilevati li elabora in proprie previsioni meteo locali (clicca qui) più precise rispetto a quelle automatiche, in quanto basate su dati reali presi direttamente in loco. “È giusto avere una stazione [meteo] in ogni città”, asserisce a tal proposito Enrico Misino. “Molte volte la gente – soprattutto per inesperienza – si rivolge alle app meteo, che fanno però delle previsioni automatiche” e dunque fortemente imprecise; in questo senso la nuova stazione può essere uno strumento utile a tutti i cittadini per avere a disposizione previsioni locali con un margine di errore minimo. Entrambi i siti, inoltre, contengono una scheda informativa sulla natura, sulla posizione e sullo stato d’attività dell’impianto di rilevamento.

La stazione è pienamente operativa soltanto da qualche mese, ma i primi dati si prestano a considerazioni interessanti. Una di queste è la spiegazione del brusco abbassamento delle temperature che avviene, a cadenza giornaliera e solitamente nella prima serata, in autunno e in inverno. I grafici dei rilevamenti mostrano infatti come, a un certo punto, il vento proveniente dal mare (e dunque da nordest) cessi improvvisamente per lasciare il posto alla “brezza di terra”, ovvero il vento da sudovest, più freddo; questo cambiamento repentino provoca, in genere nell’arco di un’ora, un veloce calo delle temperature che può essere facilmente avvertito.

Decisamente più preoccupanti appaiono, invece, le variazioni sulle medie degli anni precedenti. Benché siano soltanto parziali (le variazioni climatiche vanno studiate nell’ordine di diversi anni) i dati sembrano dimostrare in maniera chiara la presenza di un vero e proprio cambiamento climatico: la temperatura rilevata nel 2019, ad esempio, risulta di un grado superiore alla media registrata lo scorso anno. Particolarmente allarmanti, inoltre, sono i dati relativi alle precipitazioni, in netto calo rispetto allo scorso anno. Se ad aprile e a maggio è stato infatti registrato un surplus di precipitazioni, si è invece avuto un deficit a gennaio, febbraio, agosto e settembre, con giugno interamente privo di piogge. I rilevamenti evidenziano come, ad oggi, la quantità di piogge – 344 mm – sia inferiore di circa 125 mm al raggiungimento della media annuale. In teoria questa quantità d’acqua dovrebbe essere “recuperata” con le piogge autunnali e decembrine, ma qualora ciò non avvenga potrebbe essere indice di un concreto problema di siccità.