La guardia costiera Fabio Foti (fonte dell’immagine: www.facebook.com)

“Bella figura di Sottufficiale che con il suo operato ha dato lustro e decoro al corpo di appartenenza e alla Marina Militare”. Con queste parole si conclude il decreto del Ministero della Difesa che, pochi giorni fa, ha assegnato la medaglia di bronzo al merito di Marina all’agente di Guardia Costiera biscegliese Fabio Foti. L’assegnazione della benemerenza è stata decretata in seguito al suo contributo nel salvataggio di due delle sei persone vittime di un naufragio nel porto di Rimini il 18 aprile dello scorso anno.

L’imbarcazione, una vela di 12 metri, è naufragata a causa del forte vento mentre cercava di entrare nel porto della città romagnola. A causa delle avverse condizioni meteo la barca si è rovesciata a circa mezzo miglio (quasi un km) dalla costa e, in balia delle forti onde, si è schiantata contro i frangiflutti. Il Sergente Foti, di servizio proprio quel giorno, ha giocato un ruolo determinante nel coordinare i soccorsi, che hanno coinvolto il 118 e i Vigili del Fuoco, e si è adoperato in prima persona per mettere in salvo il primo dei due naufraghi, ritrovato sugli scogli in stato confusionale. Determinante è stato, inoltre, il suo contributo nelle operazioni di salvataggio del secondo naufrago e del ritrovamento dei corpi degli altri quattro, dispersi in mare.

Classe 1979, Fabio Foti ha fatto della sua grande passione – il mare – il suo lavoro, dedicandosi da vent’anni al lavoro di Guardia Costiera. Residente nella provincia di Rimini, è attualmente impiegato nel compartimento locale della Capitaneria di Porto con il grado di Secondo capo (promozione ricevuta a seguito dell’episodio dell’aprile scorso). La medaglia di bronzo al merito di Marina, istituita nel 1997, rappresenta uno dei più prestigiosi riconoscimenti conferibili alla “gente di mare”.

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