Il 25 aprile è un’importante data nella storia italiana, divenuta sinonimo di giustizia e libertà, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale. Essa rappresenta il giorno in cui si è finalmente potuto raggiungere un equilibro sociale, libero dall’aberrazione nazifascista, da cui è nata la legittima costituzione di una democrazia. Uno degli obiettivi che il Presidio Antifascista si è sempre posto nel corso di questi anni è stato proprio quello di divulgare il senso autentico della Festa della Liberazione e far sì che determinati principi e valori non vengano dimenticati o considerati scontati, specialmente in un momento di crisi economica, sociale e culturale come quello che stiamo vivendo. Il Presidio ha accettato l’invito del Partito Democratico di partecipare, lo scorso giovedì 23 aprile presso l’EPASS, al dibattito sulla centralità della Resistenza nella configurazione attuale della società, che ha visto la partecipazione del prof. Poli, del prof. Lezzi, direttore dell’Istituto Pugliese per la storia dell’Antifascismo e dell’Italia contemporanea, del segretario PD di Bisceglie Roberta Rigante e il del prof. Bruni, promotore dell’evento. In questa occasione il Presidio ha voluto sottolineare l’importanza di quella ribellione antifascista che ha fatto da apripista al nostro attuale punto di riferimento civile, la Costituzione, e che deve rimanere nella memoria storica del nostro Paese, perché senza di essa “le ferite della storia passata continuerebbero a sanguinare senza aver mai una fine”.
Quest’anno il Presidio presenzierà al consueto corteo istituzionale ma, per la prima volta dalla sua nascita, ha deciso di non prenderne parte attivamente con degli interventi, poiché critico nei confronti delle sfilate ufficiali che, a suo parere, hanno snaturato il significato reale della ricorrenza. I rappresentanti del Presidio Antifascista invitano pertanto tutte le associazioni, i collettivi e i partiti politici che hanno tra i loro valori costituenti quello dell’antifascismo ad impegnarsi seriamente per ridare importanza e significato a questa ricorrenza.