“È sempre stato al passo coi tempi che mutano giorno dopo giorno, anzi, spesso li ha anticipati. Era sempre al di sopra delle parti, ma dalla parte dell’accoglienza, della comprensione. In ognuna delle persone che ha incontrato in vita c’è un pezzo di don Salvino”, questo il ricordo di quanti hanno percorso tratti di strada assieme a don Salvatore Porcelli, per tutti Salvino scomparso l’8 settembre del 2021 all’età di 70 anni.
Rettore della chiesa di san Michele Arcangelo dei Cappuccini a Bisceglie, don Salvino è stato uno dei religiosi più attivi nel panorama socio-culturale dell’intero territorio.
“Con il suo garbo e il suo modo di essere e di porsi dinanzi all’altro, ci ha formati. Se oggi siamo quelli che piacevolmente si sono ritrovati questa sera come se mai ci fossimo allontanati, c’è la sua mano, la sua presenza”, raccontano gli amici di don Salvino riunitisi lo scorso 19 maggio per una rimpatriata in suo ricordo.
“Una persona unica, che sapevi di trovare sempre accanto nei momenti difficili. Con saggezza ti aiutava a trovare la soluzione giusta portandoti sulla retta via. Amare e perdonare erano i pilastri del suo agire quotidiano”, scrivono nel ricordo di don Salvino quanti lo hanno accompagnato sin dalla giovanissima età presso la chiesa di sant’Agostino.
“È stato e sarà per sempre il nostro faro di luce, saggezza e fede genuina. Era irridente con chi tentava di calpestare la sua dignità. Era misericordioso con chi non lo comprendeva. Era felicemente convinto delle sue idee, che ad alcuni sembravano scomodamente rivoluzionarie”, sottolineano nella lettera di ricordo.
“Un forte abbraccio e un affettuoso ringraziamento ai Famigliari di Salvino. Con il loro consenso e la loro piena condivisione abbiamo posto la prima pietra di un lavoro di gruppo che ci porterà alla rivalutazione storica di Salvino Sacerdote, Uomo di indomabile forza d’animo, Maestro di vita, Fautore e ispiratore di benefici progetti d’Amore. Raccoglieremo scritti, frammenti ed episodi della Sua vita per comporre un reale mosaico del suo percorso terreno. La sua immagine distorta di prete scomodo, di pensatore rivoluzionario va ripulita dal fango che lo ha consegnato all’immaginario collettivo per darne una più obiettiva memoria storica del Suo lavoro di Pastore di anime e di autentico lavoratore nella Vigna del Signore. Un particolare ringraziamento va anche a don Francesco Colangelo che ha compreso e condiviso il senso del nostro omaggio alla memoria di Salvino con una puntuale omelia ed un affettuoso racconto di un altro prezioso frammento di vita di Salvino”, concludono gli amici di don Salvino.