Comunicato stampa del Movimento 5 stelle biscegliese per annunciare la conclusione della fase di indagini da parte della Procura della Repubblica di Trani nell’ambito dell’operazione “Dirty Water”. L’inchiesta ha avuto origine per accertare il cattivo funzionamento del depuratore di Molfetta ed i mancati controlli da parte delle autorità competenti, i reflui mal depurati sarebbero stati sversati anche nella zona di Torre Calderina a Bisceglie. Dopo circa due anni dal sequestro del depuratore il Pubblico Ministero Antonio Savasta ha notificato a dodici persone l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di presunti reati ambientali a vario titolo, tra cui truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, interruzione di servizio di pubblica necessità, frode nelle pubbliche forniture, inadempimento di contratti di pubbliche forniture, danneggiamento, getto pericoloso di cose e deturpamento di bellezze naturali.
Secondo il Pm le presunte omissioni avrebbero indotto in errore anche la presidenza del Consiglio dei Ministri che, se avesse conosciuto la reale situazione dell’impianto di Molfetta, perennemente fuori norma, non avrebbe confermato contratti e approvato finanziamenti.
Il M5s ha cosi commentato la notizia: “Dopo anni di denunce, il Pubblico Ministero ci dà ragione, accusando i responsabili di Acquedotto Pugliese, Autorità Idrica Pugliese, Regione Puglia e Comune di Molfetta di truffa aggravata allo Stato (e a tutti noi Cittadini) allo scopo di ottenere finanziamenti pubblici su un depuratore che a causa della cattiva gestione e manutenzione ordinaria, scarica fogna tal quale.
I Cittadini di Bisceglie, Corato, Molfetta, Ruvo e Terlizzi hanno dimostrato con una petizione popolare di essere contrari allo spesa di 12 milioni di euro per costruire una condotta sottomarina utile solo a nascondere il problema dello sversamento di liquami inquinanti nell’Area Naturale di Torre Calderina, proponendo invece il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura”.
Per i grillini il da farsi è quindi chiaro e lampante: “Alla luce delle accuse rivolte dalla Magistratura e prima che scadano i tempi per un giudizio definitivo, chiediamo agli Amministratori locali di opporsi allo scarico concentrato di fogna mediante condotta sottomarina presso l’Area di Torre Calderina: tutti i fondi a disposizione devono essere utilizzati per adeguare gli impianti di depurazione al riutilizzo agricolo delle acque reflue e successiva corretta manutenzione e gestione del processo di depurazione. Siamo stanchi di truffe e frodi a danno di tutti, vogliamo salvare il nostro mare.”