“È fatto divieto a tutti i titolari di pubblici esercizi, locali di pubblico spettacolo, associazioni e circoli privati ubicati nel centro storico (area delimitata da via Trento, via Trieste, via Cristoforo Colombo, Piazza Castello, via Ottavio Tupputi e via Giulio Frisari) di posizionare e utilizzare all’interno o all’esterno dei propri locali impianti di diffusione sonora che diffondono musica percepibile sulla pubblica via“.
E’ chiarissima l’ordinanza sindacale n. 00123 del 22 giugno scorso che decreta lo ‘stop’ a ogni fonte sonora esterna ai locali ubicati nel borgo antico cittadino e lungo le antiche mura della città.
L’ordinanza stabilisce anche sporadiche eccezioni e ordina, pertanto, di “prevedere che tali autorizzazioni in deroga possono essere rilasciate su richiesta degli interessati solo occasionalmente e per singole manifestazioni e di stabilire che dette manifestazioni temporanee, ove autorizzate, non potranno protrarsi oltre le ore 24:00 e che la modalità di diffusione della musica debba essere tale da non arrecare disturbo alle occupazioni o al riposo delle persone come previsto dall’art. 659 del codice penale”.
Previste, per l’inosservanza di tale ordinanza, ammende da un minimo di venticinque euro a un massimo di cinquecento. L’entità dell’importo della sanzione da irrogare, a seguito di rapporto inoltrato dagli organi di vigilanza, sarà determinata dal sindaco quale Autorità Competente. Sessanta giorni per presentare ricorso.