Nella mattinata di oggi, 24 gennaio, alla presenza del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sono state inaugurate le nuove opere dell’Acquedotto Pugliese per il potenziamento del depuratore di Bisceglie.

Gli interventi strutturali e di ammodernamento impiantistico consentiranno da una parte un incremento delle potenzialità di trattamento dell’attuale depuratore e dall’altra un cospicuo effetto di riduzione degli impatti ambientali. “Un passo in avanti, un atto di potenziamento. Centottantacinque impianti in tutta la Puglia rappresenta un risultato importante per il nostro territorio“, ha dichiarato Nicola De Sanctis, presidente Aqp, “Sia per la parte reflui, sia per la parte fanghi sono stati realizzati importanti interventi che porteranno a una maggiore efficienza dell’impianto, ma certamente a minor impatti nel territorio“.

Presenti alla cerimonia di inaugurazione anche gli assessori regionali ai lavori pubblici Anna Maria Curcuruto e all’ambiente Filippo Caracciolo, il presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani Nicola Giorgino, il presidente Gal Ponte Lama Francesco Spina e il sindaco facente funzioni di Bisceglie Vittorio Fata: “E’ un sogno che si realizza”, ha affermato Fata, “molti concittadini ricorderanno gli odori che avevamo anche in città quando questo depuratore andava in tilt. Finalmente questa opera, fortemente voluta dal mio predecessore Francesco Spina, ci permette di realizzare con tre milioni e mezzo un impianto che risponde alle aspettative della città di Bisceglie che raddoppia le sue presenze nel periodo estivo. Questo è il risultato di un’amministrazione che sa programmare in sinergia con le altre istituzioni. Grazie alla Regione Puglia e al presidente Emiliano, all’Aqp, l’architetto Giacomo Losapio per l’ufficio tecnico di Bisceglie”.

“Ho informato proprio ieri a Castellana Grotte il presidente della Repubblica Mattarella circa la penuria di acqua che affligge la Puglia”, ha sottolineato il presidente della Regione Emiliano, “stiamo cercando in tutti i modi di non buttare in mare l’acqua risultato della depurazione dei reflui fognari. Questo ci consentirebbe di risparmiare moltissima acqua dei nostri bacini che sono stremati e sia il depuratore di Bisceglie sia quello di Barletta sono già predisposti a questa impostazione e ci sono già progetti e investimenti per realizzare questo processo di economia circolare che restituisce sostanza organica al terreno. La modernità della Puglia”, spiega Emiliano, “sta nel fatto che siamo una delle poche regioni che ha già programmato da tempo il riutilizzo in agricoltura che determina un minor inquinamento del mare che è una risorsa turistica fondamentale”.

L’intervento, pianificato dalla Regione con un costo di 2,9 milioni di euro, rientra tra quelli previsti dal Cipe nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo e la coesione- settore depurativo”. L’impianto di Bisceglie ha oggi una capacità di trattamento pari a 85714 ae (abitanti equivalenti, termine tecnico che definisce le quantità di sostanze organiche biodegradabili) rispetto ai 67579 ae precedenti.

Per la linea acque è stato realizzato un quarto e nuovo sedimentatore finale, una nuova filtrazione finale e un nuovo sollevamento della stazione di equalizzazione. Per la parte fanghi un nuovo digestore anaerobico, un nuovo ispessitore fanghi e una nuova centrale termica. Per la mitigazione delle emissioni in atmosfera è stato costruito un edificio di confinamento dei pretrattamenti, è stata realizzata la copertura della stazione di equalizzazione, un impianto di convogliamento e trattamento dell’aria esausta e un locale per il confinamento dei bilici adibiti al trasporto dei fanghi disidratati.