Mancano poco più di tre giorni all’incontro pubblico del prossimo 6 Febbraio dal tema: “Normative emergenti sul gender: impatto culturale sulle nuove generazione”. L’evento è stato organizzato dal Comitato Progetto Uomo di Bisceglie e vede la partecipazione del leader di “Giuristi per la Vita” avv. Gianfranco Amato.
In precedenza vi abbiamo già riportato le polemiche circa la concessione del patrocinio del comune all’evento dal parte della locale sezione di SEL (leggi qui), a stretto giro era arrivata anche la pronta replica del portavoce del comune Vito Boccia (leggi qui). Al momento nessun’altra polemica o rimostranza nei confronti dell’evento è stata mossa da parte delle associazioni LGBT e simili, l’arcigay Bat ha scelto la linea del silenzio. Ricordiamo che l’avv. Amato è piuttosto noto per la sua fiera opposizione al DDL antiomofobia presentato dal deputato Scalfarotto, il giurista lombardo è anche celebre per le sue dichiarazioni ad effetto quali ad esempio: “Mi denuncio: sono omofobo e pronto ad andare in galera” (http://www.ilgiornale.it/news/interni/mi-denuncio-sono-omofobo-e-pronto-ad-andare-galera-992845.html).
Tramite il nuovo comunicato stampa del Comitato Progetto Uomo apprendiamo che a moderare l’incontro in programma venerdì alle 18.30 presso l’auditorium di Santa Croce sarà il dott. Gianluca Veneziani direttore del nostro giornale “VITA”. Oltre al confermato patrocinio del comune di Bisceglie l’evento avrà anche l’appoggio e l’adesione della Comunità “Gesù luce del Mondo” di Rinnovamento nello Spirito, dell’Azione Cattolica dell’Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie, del Movimento Cristiano Lavoratori sezione di Bisceglie, della comunità “Arca dell’Alleanza”, de La Manif Pour Tous Bisceglie, dell’Associazione “Giuristi per la Vita”.
L’argomento principale e leitmotiv dell’incontro sarà “l’ideologia di gender” accusata dai rappresentati di Progetto Uomo di voler “insegnare ai nostri figli (a cominciare dalla scuola dell’infanzia) che il “genere” maschile e femminile non è legato al dato biologico con cui nasciamo e con cui ci definiamo “maschi” o “femmine”, ma può essere staccato da esso e, addirittura, scelto indifferentemente tra 56 generi differenti, che si possono cambiare anche più volte nel corso della vita,in base ai propri desideri e impulsi del momento”. Gli organizzatori dell’evento suggeriscono tramite il loro comunicato stampa un vero e proprio rischio di indottrinamento all’ideologia di gender nell’ambito scolastico.
Vi ricordiamo che l’incontro con l’avv. Amato sarà aperto a tutta la cittadinanza ed il Comitato Progetto Uomo ha anche specificato di non voler giudicare nessuno per le proprie scelte, quindi nel corso dell’incontro non ci dovrebbe essere nessun rischio o pericolo di discorsi omofobi o contrari alle libere scelte individuali.