Costerà circa altri 22.000 euro di consulenza legale il ricorso in Corte di Cassazione presentato dal Comune di Bisceglie contro alcuni proprietri dei suoli della zona 167. Nonostante la notizia dell’adesione alla proposta di rateizzazione del conguaglio dei suoli della zona 167 da parte del 65% dei soci delle cooperative, il comune ha reso nota la sua intenzione di opporsi alla sentenza n.1/2015 della Corte di Appello di Bari riguardante la pronuncia sull’indennità di esproprio dei terreni di Angela Caprioli, Francesca Caprioli e Paola Petragallo.
Più di un anno fa, il 16/12/2014, la corte di appello si pronunciava sul contenzioso determinando l’indennità di esproprio dei terreni a 697.644 euro e fissava anche a 92.053 euro l’indennità per l’occupazione d’urgenza degli stessi suoli. In quell’occasione il giudice aveva inoltre sancito il pagamento delle spese e competenze legali, per un importo pari a 22.000 euro, a carico del comune di Bisceglie. Secondo le valutazioni fatte dall’amministrazione comunale si è reso necessario un nuovo ricorso ed un proseguimento della vicenda giudiziaria in questione, per l’opposizione in cassazione è stato incaricato l’avvocato Pierluigi Rossi ed il suo compenso è stato fissato forfettariamente a 21.947,18 euro. Nella delibera si legge che è stato necessario ricorrere ad un legale esterno al comune poiché “il responsabile dell’avvocatura comunale, avvocato Andrea Di Lorenzo, non è ancora abilitato al patrocinio presso la Corte di Cassazione”.