Una nota, quella che ci giunge in redazione, piena di amarezza e disappunto. Una nota redatta da Eva Fontana, giovane concittadina, in sinergia con numerosi suoi pari età biscegliesi e che sta vedendo l’adesione di altrettanto numerose realtà associative cittadine.
“Voglio semplicemente due parole riguardo quello che sta succedendo nella nostra città in relazione alle nuove misure restrittive date dalla zona rossa rafforzata. Domenica 28 marzo mi sono arrivate immagini su Whatsapp della situazione in zona Salsello: centinaia di persone senza mascherina e prive di autocontrollo. La situazione è paradossale: moltissime categorie di attività commerciali e non sono obbligate a non lavorare (e ci tengo a sottolineare il verbo ‘obbligate’) mentre, dall’altra parte, per così dire, c’è gente che non se ne importa nulla”, scrive lapidaria la ventenne Eva Fontana.
“Non c’è senso civico. Non c’è rispetto per nessuno. Sembra quasi che non ci sia neppure voglia di capire. La pandemia è iniziata circa un anno fa ed inevitabilmente, in maniera indissolubile, ha cambiato le nostre vite. Siamo tutti stanchi. E’ stanco il commerciante che non sa come provvedere agli impegni economici di fine mese; è stanco il ragazzo che non può viversi i migliori anni della sua vita e che, ahimè, non torneranno indietro; è stanco l’infermiere che combatte attivamente questo nemico invisibile; è stanco l’anziano che non può godersi il meritato riposo. Sono stanca anche io, studentessa al secondo anno di università, che non posso formarmi a 360° perché in DAD. Siamo tutti stanchi ma dobbiamo resistere ancora un po’. Dobbiamo resistere per quel commerciante, quel ragazzo, quell’ infermiere, quell’anziano e per quelli che, come me, sono studenti universitari non calcolati minimamente dallo Stato”, sottolinea Eva Fontana.
“Credo fermamente che ognuno possa apportare modifiche per un mondo migliore, basta poco, un semplice gesto. Ed è per questo che ho lanciato l’hashtag #iononcistopiù. Ci tengo ad evidenziare che questo è un hashtag relativo al fatto che IO NON CI STO PIU’ nel vedere tutto ciò che sta succedendo e rimanere in silenzio. Ricordiamoci che, come dice un proverbio del Burkina Faso, ‘se le formiche si mettono d’accordo, possono spostare un elefante’. Io voglio credere che la città di Bisceglie (e non solo) possa essere solidale e cercare di limitare i danni che questo virus sta portando con sé”, conclude.