In vista del nuovo decreto del Presidente del Consiglio, atteso nelle prossime ore dopo la netta risalita dei contagi in tutta Italia, Leo Carriera, direttore di Confcommercio Bari-Bat, mentre a Roma il Governo ventila l’ipotesi della chiusura anticipata dei pubblici esercizi, prende posizione: “Anticipare la chiusura serale di ristoranti, bar e pizzerie non servirà a fermare il Covid-19”.
“Le imprese in questi mesi hanno già pagato abbastanza le difficoltà derivanti dalla crisi sanitaria”, scrive Carriera. “Lo hanno fatto stringendo i denti con spirito di sacrificio, sapendo che serviva l’impegno di tutti per contrastare i contagi. Così, dopo i mesi di chiusura forzata e il blocco delle attività nei mercati, con il personale ancora in parte in cassa integrazione, si sono dati da fare investendo energie e denaro nell’applicazione dei rigidissimi protocolli sanitari messi a punto dalle autorità. Tutto pur di tornare a lavorare. E continuano a tenere alta la guardia, per salvaguardare la sicurezza di clienti e collaboratori, perché nessuno ha interesse ad ammalarsi”.
Decidere per la chiusura serale anticipata dei locali, secondo il direttore di Confcommercio, significherebbe “cancellare la parte forse più cospicua del loro fatturato, con l’inevitabile proliferazione delle varie forme di abusivismo che sfuggono facilmente a qualsiasi controllo e, comunque, non sono controllabili come quelli dei pubblici esercizi”.
L’unica soluzione secondo Carriera è quindi “quella di spingere sui controlli e verificare che tutti gli operatori rispettino le norme sanitarie in vigore. Per il resto, il Covid non fa differenza di orari: se posso consumare la mia cena alle ore 20 in un ristorante sicuro e certificato, nel rispetto di tutte le regole, posso farlo anche alle 23”.