“Non è importante farsi chiamare artista ma sapere di esserlo”. E’ il messaggio, forte, lanciato dalla giovane biscegliese Marika Grimaldi che il 20 dicembre esporrà tre delle sue opere digitali durante l’evento “L’Arte si Mostra” organizzato a palazzo Ferrajoli a Roma. Alla mostra, ideata dalla casa editrice Pagine, Marika esporrà i suoi ultimi quadri intitolati: Condizioni sociali, Colori primari e Bora.
Nati da una concezioni unica, e cioè quella di riassumere i tre colori primari, i quadri digitali sono una precisa e attenta critica alla società contemporanea. “In condizioni sociali”, racconta Marika, alla vigilia della sua prima partecipazione ad una mostra di prestigio, “attraverso una donna piegata in avanti ho voluto sottolineare il peso della società odierna”. Una satira che si inspessisce sempre di più nella seconda opera, Colori primari, dove nonostante la diversità dei colori, allusione alla società, finiamo sempre per identificarci in una identica tonalità cromatica. Infine l’ultimo, Bora, dove questa volta il messaggio è quello di stringersi e difendersi dal vento dei pregiudizi.
“La mia è una passione che coltivo da quando ero piccola quando ricevevo come regalo penne e matite e scarabocchiavo fogli su fogli”, racconta Marika parlando del suo avvicinamento all’arte. “In seguito ho incominciato a realizzare cover e poi alcune tele, la prima, la notte stellata di Van Gogh, alla maturità”. “Felice dei riscontri, molto spesso ottenuti sui social, ed esiti di questi primi esperimenti”, continua Marika, “ho voluto creare qualcosa di nuovo e che rispecchiasse realmente le mie intenzioni artistiche ed è cosi che sono i nati i tre quadri digitali”.
Passaggio poi della giovane biscegliese anche sulle modalità che portano alla nascita di un’ opera: “Io disegno ciò che vedo e per questo motivo che mi affascina alle volte osservare le persone, guardarle nella loro postura o posizioni. In questa naturalezza, la gente riesce a comunicare molto più che a parole. Emergono i loro disagi e soprattutto il modo in cui questi si rapportano con la società che li circonda”.
Commento, infine, sull’arte in genere e sulle sue condizioni attuali: “Certamente l’arte oggi non vive un periodo felice. Se da una parte c’è difficoltà o l’incertezza di poter comunicare un messaggio, dall’altra assistiamo anche ad uno scarso interessamento del pubblico. Di fronte a tutto ciò un aspirante artista è inibito. Il mio consiglio è sempre quello di emergere, di pubblicizzarsi e cercare in ogni modo di dare uno schiaffo morale a questa società.
In allegato i tre quadri digitali che verranno esposti a Roma.