Si è svolto ieri pomeriggio il dibattito “Benvenuta Goletta“, la conferenza di benvenuto per la Goletta Verde, approdata due giorni fa nel porto di Bisceglie. L’imbarcazione di Legambiente, che ogni anno visita diverse città costiere italiane per effettuare prelievi e valutare lo stato dell’ambiente marittimo, è stata accolta ieri ufficialmente sulla banchina della BisceglieApprodi dal vicesindaco Vittorio Fata (a causa di una improvvisa indisposizione del primo cittadino Francesco Spina), dall’assessore all’ambiente della Regione Domenico Santorsola, dal presidente di Legambiente Puglia Francesco Tarantini e, soprattutto, da Alessandro di Gregorio, presidente del Circolo Legambiente Bisceglie, da poco creato; a fare da portavoce per l’associazione nazionale è stata Katiuscia Eroe.
Dopo i saluti istituzionali alle autorità presenti, tra cui Antonello Soldani, presidente della BisceglieApprodi, l’assessore Vincenzo Valente e il Capitano della Capitaneria di Porto, Tarantini ha subito ceduto la parola a Katiuscia Eroe, portavoce della Goletta Verde, che ha subito posto l’accento sull‘impegno dimostrato da Legambiente che, ogni anno, riesce a individuare con efficacia sempre maggiore le infrazioni ambientali, grazie anche alle segnalazioni degli stessi cittadini. Particolare attenzione viene inoltre posta nella salvaguardia degli ambienti marini, particolarmente minacciati dagli scarichi chimici e di rifiuti.
Dopo la Eroe ha preso la parola Domenico Santorsola, che, da tranese, si è complimentato con la città per gli ottimi risultati raggiunti in materia di ambiente, presentando Bisceglie come modello da raggiungere e come pungolo per la cittadinanza tranese.
L’intervento di Tarantini ha invece sottolineato la difficile situazione della Puglia, i cui dati, sicuramente negativi, vanno tuttavia interpretati in maniera positiva per via dell’impegno della regione nel superare l’illegalità ambientale. Grazie agli interventi delle forze dell’ordine pugliesi (che si avvalgono, grazie ai sovvenzionamenti, di tecniche all’avanguardia come i droni) e ai conseguenti sequestri delle discariche abusive, una delle principali fonti d’inquinamento delle acque, la Puglia è passata in un solo anno dal primo al quarto posto nella classifica italiana per l’illegalità ambientale.
L’impegno dell’amministrazione Spina nella risoluzione dei problemi ambientali è stato invece il tema affrontato dal vicesindaco nel suo intervento: particolare l’attenzione riservata al litorale, con sovvenzionamenti per la rimozione dei lastroni in pietra e miglioramenti nella gestione dei lidi. Proprio sulla base di questi risultati, raggiunti con difficoltà solo al termine di dieci anni di continue migliorie, Bisceglie sarebbe capace di vincere la sfida, lanciata dal sindaco, di entrare nella “Guida Blu”, elenco stilato da Legambiente e Touring Club Italiano in cui sono elencate le migliori città costiere d’Italia. “Accogliamo con favore la sfida lanciata dalla città di Bisceglie” il commento di Francesco Tarantini, “e auspichiamo che sempre più località pugliesi, costiere e non, siano capaci di miscelare autenticità dei luoghi, ambiente protetto, costa integra, produzioni enogastronomiche di qualità e tradizioni locali”.
L’ultimo intervento è stato quello della Legambiente Bisceglie, da poco formatasi, nella persona del presidente Alessandro di Gregorio, che ha annunciato che il circolo inizierà a breve la sua attività agendo concretamente sul territorio, seguendo una politica, per dirla con le parole di di Gregorio “del fare e non del parlare“, ovvero una serie di azioni che possano realmente modificare la situazione dell’ambiente marittimo e rurale della città.