L’acqua buona e sicura di Acquedotto Pugliese torna a zampillare dalla fontanina di via Matteo Renato Imbriani nel centro di Bisceglie. A far da sfondo alla mitica “cap de firr” – l’intramontabile colonnina in ghisa, che da oltre un secolo domina le piazze di tutti i centri pugliesi – l’artistica scenografia, realizzata da Nicola Scaglione, su iniziativa del movimento giovanile “Bisceglie Illuminata”, nato all’interno del Liceo Scientifico, che riproduce un famoso affresco – opera del genio di Duilio Cambellotti – della sala del consiglio, presso il Palazzo dell’Acquedotto.
Ad inaugurare la fontanina, tornata a nuova vita, e il murales, il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, il presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone Di Cagno Abbrescia, e l’assessore regionale ai lavori pubblici, Giovanni Giannini.
“E’ con gioia ed emozione che abbiamo partecipato, quest’oggi, alla cerimonia d’inaugurazione della fontanina, a cui fa da sfondo il murales, ispirato a una delle decorazioni pittoriche più pregevoli del nostro Palazzo. Una gioia che deriva dalla soddisfazione di vedere rinata una delle tante fontanine che punteggiano l’intero territorio urbano pugliese unita alla consapevolezza di sapere i giovani interessati al recupero dello straordinario patrimonio culturale, costituito dalle centinaia di colonnine in ghisa che distribuiscono l’acqua buona dell’Acquedotto Pugliese in tutta la regione”, ha dichiarato il Presidente di AQP, Simeone di Cagno Abbrescia.
“Il recupero della fontana dopo oltre un decennio, sia dal punto di vista funzionale che decorativo, è l’emblema di quanto possano essere positivi i risultati quando alla base c’è la collaborazione tra cittadini e istituzioni ma soprattutto l’amore per la città”, ha sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano. “Grazie alla cittadinanza attiva, alla partecipazione di chi ha risposto all’appello partito dai più giovani, al supporto tecnico di AQP e del Comune di Bisceglie, torna a risplendere quello che era diventato un angolo buio della nostra città. Il fatto che il murales, rivisitando un’opera d’arte, raffiguri Bisceglie è un ulteriore trait d’union tra la storia delle fontanine e il paesaggio urbano. Grazie a tutti coloro che hanno consentito questa bella opera di recupero e valorizzazione”.
“Oggi festeggiamo il recupero di un simbolo della Puglia, cioè una fontanina di ghisa dell’AQP che distribuisce l’acqua pubblica, ma anche l’impegno e la creatività dei ragazzi di Bisceglie, che hanno dimostrato di conoscere il valore delle tradizioni e di volerle tutelare. Siamo di fronte a due opere d’arte: una della storia pugliese e l’altra nata dalla passione e dalla fantasia dei più giovani”, ha dichiarato l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini.
La rinascita della fontanina ha segnato la conclusione di un lungo e complesso iter progettuale promosso dai soci di “Bisceglie illuminata”, un movimento di giovani studenti già distintisi in alcune significative iniziative a favore dell’ambiente, come la pulizia di alcune spiagge.
Salvaguardia e recupero non solo dell’ambiente naturale ma anche del paesaggio urbano, gli obiettivi dell’associazione. Ed è proprio in questa direzione che s’inserisce il restauro della fontanina, abbandonata da anni, e la realizzazione del murales, che, diversamente dall’originale di Cambellotti, riproduce sullo sfondo lo skyline di Bisceglie.
Perché la fontanina tornasse a funzionare regolarmente, i giovani si sono rivolti a una fonderia che ha realizzato il “cappello” in ghisa mancante, donato al Sindaco Angarano e apposto simbolicamente durante la cerimonia di inaugurazione. Ai tecnici di Acquedotto Pugliese è toccato, invece, insieme al Comune di Bisceglie, risolvere i problemi strutturali che impedivano il regolare flusso d’acqua.
Una nuova e bella pagina di recupero non solo di un bene materiale, così fondamentale per la vita di tutti i giorni, ma anche della memoria collettiva, di cui le fontane di Acquedotto Pugliese sono una delle espressioni più autentiche e caratteristiche, con tutto il loro carico di storia e di vita vissuta delle popolazioni della nostra regione. Come ben ricorda la mostra itinerante “La fontana si racconta”, un centinaio di scatti, da quelli più antichi in bianco e nero, provenienti dall’archivio dell’Acquedotto Pugliese, sino a quelli più recenti, realizzati dai fans dello storico manufatto in ghisa, che raccontano la grande epopea dell’Acquedotto Pugliese, formidabile volano di crescita e di sviluppo per milioni di cittadini nel Tacco d’Italia. Mostra a disposizione di tutte le associazioni e amministrazioni che siano interessate ad ospitarla, come si può evincere dall’apposita pagina facebook “La Fontana si racconta”.