Una vera e propria esperienza multisensoriale, un viaggio ricco di colori, emozioni e sensazioni attraverso oltre 3mila immagini per ripercorrere le tappe fondamentali della vita di uno dei più grandi pittori della storia, tutto questo è Van Gogh alive – The experience. La mostra multimediale, inaugurata lo scorso 6 dicembre al Teatro Margherita di Bari, sarà visitata da numerose scolaresche della città di Bisceglie e in particolare il terzo circolo didattico San Giovanni Bosco parteciperà con tutti gli alunni delle classi terze, quarte e quinte.
Lo scorso venerdì è stata la classe VA del plesso scolastico di via Amando Vescovo, accompagnata dalle insegnanti Annalisa Di Pinto e Antonella Acquaviva, a varcare la soglia del Teatro Margherita di Bari per immergersi a capofitto nel suggestivo mondo dipinto dal pittore olandese durante il suo vagare tra Parigi, Arles, Saint-Rémy e Auvers-sur-Oise, luoghi dove creò moltissimi dei suoi capolavori. I giovani studenti biscegliesi hanno potuto osservare con particolare attenzione queste opere, riprodotte grazie alla immersiva tecnologia Sensory4, e percepirne la tecnica e i dettagli. Fotografia e immagini hanno riprodotto quei colori vibranti e quei dettagli intensi che hanno da sempre caratterizzato le opere di Van Gogh facendo si che gli alunni ne cogliessero, in un certo senso, la vera e propria essenza alla base dell’ispirazione dell’artista. “Mi sono sentito letteralmente dentro i quadri di Van Gogh“, ci ha detto un alunno, “nella sua stanza da letto, sotto il cielo stellato e nei campi della campagna francese, è stata un’esperienza bellissima, emozionante”.
Van Gogh Alive – The experience è non solo un momento formativo per gli alunni ma anche, come suggerisce lo stesso titolo, una vera e propria esperienza fatta di sensazioni ed emozioni, un entrare in contatto con il profondo sentimento artistico di uno dei più grandi pittori della storia, coglierne l’ispirazione e quel moto d’animo che lo portò a realizzare determinati capolavori. Una mostra multimediale che valica i confini nozionistici per insegnare ai più giovani quanto di più bello e profondo c’è nell’animo umano.