Rispetto del principio di laicità all’interno dell’istituzione scolastica, è questo il filo rosso che legga i vari paragrafi della missiva inviata ieri mattina dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) BAT a tutti i dirigenti scolastici della provincia.
Nella lettera, firmata dal referente UAAR Giuseppe Ruggieri, si condanna subito e senza mezzi termini: “la scelta di alcuni Dirigenti della nostra provincia di invitare sacerdoti per improbabili “benedizioni” durante le attività di benvenuto e integrazione previste nei primi giorni di scuola: si tratta di una palese violazione del carattere laico della scuola e di quel principio supremo dello Stato, che non esiteremo a condannare ogni volta che episodi analoghi dovessero ripetersi”. Successivamente l’UAAR affronta il nodo della cosiddetta “teoria del gender”, anche noi di Bisceglie24 ci siamo occupati dell’argomento non più di qualche giorno fa (leggi qui). “Apprendimento forzato di informazioni e modelli omosessuali, azzeramento delle differenze di genere, condizionamento dell’identità sessuale dello studente, masturbazione precoce, aborto, pornografia e così via: come certamente saprà, nulla di tutto ciò è presente nel ddl “Buona Scuola”, anche perché la cosiddetta “teoria del gender” non esiste” spiega il referente Giuseppe Ruggieri che poi prosegue “Condanniamo questi tentativi di condizionamento diretti al Suo importante lavoro e siamo convinti che la scuola abbia il dovere di insegnare il rispetto verso il prossimo e verso le diversità, con lo scopo di ridurre gli stereotipi dei ruoli sociali, che in alcuni casi possono generare bullismo e violenza”. Infine l’appello affinché sia rispettata la legge e siano effettivamente messe in atto attività alternative per gli alunni che hanno scelto l’esonero dall’insegnamento della religione: “Alcuni genitori ci segnalano di come in alcuni casi i propri figli siano “parcheggiati” in corridoi o aule vuote, quando non si ricorra all’uscita anticipata: queste situazioni, del tutto illegali, in molti casi portano alla rinuncia dei genitori della richiesta di esonero, per paura di procurare al proprio figlio sensazioni discriminatorie. Ci auguriamo che nel Suo istituto possano essere previste tali attività alternative e le ricordiamo che l’UAAR resterà gratuitamente a disposizione di tutti i genitori che ad essa si rivolgeranno in caso di mancata attuazione delle stesse”. Per sostanziare ulteriormente quest’ultimo appello L’UAAR cita sentenze e circolari ministeriali che ribadiscono l’importanza dell’insegnamento alternativo per gli alunni che hanno richiesto l’esonero dall’insegnamento della religione.
La missiva si conclude con l’invito al confronto ed al dialogo da parte dell’UAAR che si dice assolutamente disponibile ad approfondire le questioni ed i temi succitati con tutti i dirigenti scolastici.