Arriva a Bisceglie l’avv. Gianfranco Amato, celebre giurista le cui posizioni sull’omofobia e sul DDL Scalfarotto sono state spesso oggetto di critiche e polemiche anche ad eco nazionale. Il convegno, intitolato “Normative emergenti sul Gender: impatto culturale sulle nuove generazioni“, è stato organizzato da La Manif Pour Tous di Bari e dal comitato Progetto Uomo, inoltre l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del comune di Bisceglie. L’evento  avrà luogo il prossimo 6 di febbraio presso l’auditorium Santa Croce di Bisceglie, alle ore 18.30.

L’avvocato, varesino di nascita ma toscano d’adozione, è presidente nazionale dell’associazione “Giuristi per la vita” nonché editorialista di Avvenire e collaboratore di Studia Moralia, CulturaCattolica.it, La Nuova Bussola Quotidiana, Il Timone, ed altre testate giornalistiche cattoliche. L’avvocato è un fiero oppositore del DDL Scalfarotto, il disegno di legge che vorrebbe istituire la fattispecie penale del reato di omofobia. Episodio molto noto che riguarda l’avv. Amato è proprio quello dello scontro verbale avuto con il deputato PD che ha proposto il disegno di legge anti omofobia. Durante un confronto pubblico dello scorso ottobre presso il “Liceo Cavour” di Roma, l’avv. Amato pronunciò la famosa frase, poi riportata da tutti i media nazionali : “Se utilizziamo solo il sentimento per definire il matrimonio noi potremmo arrivare al paradosso di dire che il matrimonio è un’unione tra 5 donne o tra due uomini e tre donne, o al limite tra un uomo e un cane“. Il deputato Scalfarotto accusò subito di omofobia la sua controparte : “Il mio compagno non è il mio cane. Chi si permette di bollare rapporti d’amore come rapporti che hanno caratteristiche di bestialità, secondo me vive fuori dal mondo civile”. Questo scambio di vedute, avvenuto proprio nella scuola dove in passato un alunno si era suicidato perché vessato dai compagni per la sua omosessualità, fece il giro d’Italia scavando ancora di più il solco tra i due fronti del si e del no al DDL Scalfarotto.

Com’era facile immaginare l’evento in questione, ed in particolare il patrocinio concesso dal comune, hanno subito suscitato una serie di polemiche nel mondo politico cittadino. I primi a chiedere senza mezzi termini il ritiro del patrocinio comunale sono stati gli esponenti di SEL, che in con una nota scritta hanno commentato cosi la situazione: “Riteniamo che dietro questo incontro si nasconda un chiaro intento omofobo, in quanto spalleggiato da associazioni locali che hanno attivamente partecipato a manifestazioni contro l’approvazione del ddl contro l’omofobia e delle unioni civili, e strenui oppositori dell’istituzione del registro delle coppie di fatto a Barletta”. Il comunicato stampa di Sinistra Ecologia e Libertà si chiude con un perentorio e chiaro invito al sindaco Spina: “Chiediamo pertanto che il Sindaco di Bisceglie ritiri immediatamente il patrocinio all’evento

Per gli organizzatori invece la presenza del giurista servirà solo per informare il pubblico pugliese di tutta una serie di tematiche di grande importanza quali ad esempio: “la subdola introduzione della teoria del Gender nelle scuole di ogni ordine e grado (fin dagli asili nido)” o ancora “l’emergenza educativa, in particolare per quanto riguarda le tematiche dell’affettività e della sessualità” ed anche sul più ampio tema dell’educazione sessuale che per gli attivisti pro famiglia naturale è “priva di riferimenti morali e mira ad una sessualizzazione precoce dei ragazzi”.