La campagna 2020 della Goletta Verde di Legambiente è giunta a conclusione. Un momento che Alessandro Di Gregorio, presidente di Legambiente Bisceglie, sfrutta per tracciare una quadro della situazione del territorio cittadino.

I dati che riguardano Bisceglie, confrontati con i prelevamenti effettuati in zone e giornate diverse, sia dall’ARPA Puglia che dalla Capitaneria di Porto, sono davvero confortanti: tutti i dati, anche quelli rilevati in prossimità dello scarico a mare del depuratore, sono buoni e consentono la balneazione. Purtroppo a creare problemi, non è l’inquinamento, quanto piuttosto la presenza della cosiddetta ‘alga tossica’. Organismo unicellulare della famiglia delle Dinoflagellate (le stesse che in primavera colorano il mare di rosso), sono arrivate da noi a causa dell’innalzamento della temperatura dell’acqua. Oltre all’habitat liquido favorevole, prediligono acque chiare e scogli e quindi sulle nostre coste si insediano con facilità. Durante questo periodo, per la riproduzione – spiega Di Gregorio – emettono spore che non si fermano solo in acqua ma, se c’è vento, ‘utilizzano’ questa opportunità per fecondare aree maggiori”. 

“Tante sono state le preoccupazioni dei cittadini che dal nome comune dato all’organismo, hanno subito temuto fosse un fenomeno legato all’inquinamento. Ebbene così non è. L’Ostreopsis ovata potrebbe essere paragonata ad un fungo velenoso dal quale bisognerebbe stare lontani, evitandone persino le spore. L’accidentale contatto con essa o anche l’inspirazione delle spore, porta purtroppo in alcuni soggetti, ai fenomeni che conosciamo. Ma sia l’alga che le chiazze color marroncino che a volte galleggiano a tarda giornata vicino riva, sono fenomeni naturali. Queste ultime sono dovute alle correnti o anche alla presenza di molti bagnanti che passando, sollevano microparticelle di materiale organico che sale e permane in superficie”. 

“Quanto all’eventuale presenza di sporcizia (tutta da rilevare), beh, bisognerebbe suggerire alle persone di curare l’igiene personale – sottolinea il presidente di Legambiente – anche prima di bagnarsi. Per questo, suggeriamo ai più mattinieri di fare la piacevole nuotata, quanto prima possibile. Ne abbiamo sentite di tutte nei giorni scorsi, persino che Legambiente volesse nascondere, per chissà quali interessi di ‘vicinanza politica’, un ipotetico inquinamento della costa. Ebbene, tranne in una zona di Barletta, facilmente individuabile dai report della Goletta Verde di Legambiente, l’intera BAT è balneabile. Quanto a noi – conclude Di Gregorio – abbiamo sempre detto che siamo ‘sentinelle’ sul territorio e tali siamo e saremo al di sopra di appartenenze e fiancheggiamenti”.