Riceviamo e pubblichiamo una lettera dal circolo di Legambiente Bisceglie-Trani, firmata da Alfonso Simone e Pierluigi Colangelo, in cui l’associazione ambientalista propone di intitolare la spiaggia nel tratto finale di Panoramica Umberto Paternostro, sulla litoranea di ponente, all’Ingegner Mimì Gentile, scomparso il 5 giugno 2014, che ne curò il progetto di ripascimento dei ciottoli in luogo dei lastroni. Ecco il testo integrale della lettera:
È trascorso più di un anno dalla morte prematura dell’ingegner Girolamo Mauro Gentile, per gli amici, e per chi gli ha voluto bene, semplicemente Mimì. Ma a volte, ed è un privilegio di cui godono poche persone, la memoria di esse rimane, anche dopo la loro scomparsa, non solo tra i loro cari ma pure tra gli uomini e le donne che non le hanno conosciute personalmente. E ciò accade per l’importanza, per l’ingegnosità, per la bellezza e significatività delle loro opere. È il caso dell’ingegner Gentile. Perché Mimì non era un ingegnere qualunque; egli è stato l’ingegnere idraulico che ha pensato, elaborato, messo a punto, una tecnica originale e fortemente innovativa per il ripascimento delle spiagge di ciottoli. Una tecnica, codificata in un algoritmo di calcolo da lui stesso elaborato, prima sperimentata a Mattinata (FG), poi finalmente applicata con successo in varie località costiere d’Italia. L’idea era semplice ma geniale allo stesso tempo: riversare a mare pietrame informe “frantumato di cava” da lasciare modellare e trasformare in ciottoli sfruttando la possente energia del moto ondoso; le modalità operative di posa in opera, la definizione delle quantità e delle caratteristiche granulometriche dei sedimenti da fornire, l’influenza delle correnti, dell’energia del moto ondoso e la tecnica di “intrappolamento” dei ciottoli, sono state l’oggetto del suo lavoro per la concretizzazione della sua idea. Mimì, è il caso di dirlo, era un autentico e genuino ambientalista ed amico di Legambiente, e lo entusiasmava, contagiandoci tutti, l’idea di riconnettersi, nella ricostruzione della spiaggia, al ciclo naturale che l’aveva generata: crollo della falesia, deposito di masse informi ai suoi piedi, arrotondamento dei sedimenti ad opera del mare. Un lavoro di modellamento assolutamente ecologico perché sfrutta come fonte di energia quella del moto ondoso, che, derivando principalmente dall’energia eolica, è appunto rinnovabile e non inquinante. E Lui teneva molto a questo aspetto ecologista della sua tecnica di ripascimento e non mancava mai di sottolineare come, invece, quella di far sminuzzare ed arrotondare il pietrame nelle macine elettomeccaniche fosse una scelta gravosa, sotto il profilo ambientale, perché sfruttava energie non rinnovabili. Legambiente e le altre associazioni ambientaliste hanno sempre sostenuto la tecnica di ripascimento dell’ingegner Gentile, laddove per varie ragioni non fosse più possibile il realizzarsi del ciclo naturale, per cui grande fu la nostra soddisfazione quando l’Amministrazione Comunale decise di approvare il progetto di ripascimento del tratto finale della Litoranea Paternostro, un po’ per reazione politica agli interventi (lastroni) della Amministrazione precedente, un po’ perché incominciava a crederci, inizialmente con eccessiva timidezza e con riserva. L’intervento di ripascimento, progettato nel Luglio 2008 e portato a termine nel Giugno 2010, ha fornito, nelle opportune quantità e posizioni, il pietrame calcareo che da tempo non giungeva sulla linea di riva, ripristinando inoltre la “chiusura energetica” dell’insenatura.
In dettaglio sono state poste in opera circa 8.000 tonnellate di pietrame calcareo del tipo “frantumato di cava” ovvero elementi lapidei, della pezzatura variabile tra i 0.5 ed i 5.0 Kg, a spigoli vivi; tale pietrame è stato fornito alla spiaggia in parte mediante stendimenti lungo costa ed in parte mediante pennelli rifornitori (più facilmente e velocemente “aggredibili” da parte del moto ondoso). L’innovativa metodologia promossa dall’ing. Gentile ha quindi affidato all’energia del moto ondoso frangente il compito di ridistribuire e trasformare in ciottoli il materiale fornito.
Occorre anche ricordare che l’intervento è stato monitorato, in tutte le sue fasi, dall’ARPA Puglia che così infine certifica: “In definitiva si può affermare che l’intervento di ripascimento oggetto di indagine non ha prodotto impatti negativi e significativi, … d’altra parte, su basi del tutto oggettive, è abbastanza evidente che l’intervento abbia in un certo senso rinaturalizzato l’area, ripristinando in maniera del tutto esaustiva quello che doveva essere l’aspetto originario dell’Habitat costiero”.
Oggi quella spiaggia si offre ai tantissimi fruitori in tutto il suo splendore: i ciottoli sono tutti ben arrotondati e levigati e non costituiscono alcun pericolo, tanto più per i bambini che ci saltellano sopra allegramente: se lo segnino i denigratori dell’epoca che, più mossi da polemica politica che da competenze tecniche, screditavano sui giornali, al limite dell’irrisione, la bontà dell’opera; sarebbe apprezzabile registrare da costoro pubbliche scuse, seppure postume, ma forse è chiedere troppo.
Quella spiaggia rappresenta in pieno il complesso lavoro teorico e sperimentale alla base della tecnica di ripascimento dell’ingegner Gentile. Per questo motivo la Legambiente chiede, con questo appello, all’Amministrazione Comunale di Bisceglie di intitolare proprio quella spiaggia, che è stata realizzata con la Sua Tecnica nella versione originale, all’ingegnere Girolamo Mauro Gentile.
Riteniamo che attraverso questo semplice atto la Città di Bisceglie potrà attestare la sua stima e riconoscenza verso questo suo concittadino, non solo per l’amore che ha sempre nutrito per Bisceglie e la sua Costa, che ha ispirato la sua azione di impegno civico e di professionista, ma soprattutto per l’apporto scientifico, in termini di conoscenze teoriche e tecniche operative, reso al campo dell’Ingegneria Idraulico-Marittima, i cui benefici potranno essere goduti ben oltre i confini della nostra Comunità.
Auspichiamo altresì che l’Amministrazione Comunale ridia slancio agli altri progetti di ripascimento di spiagge biscegliesi a cui l’ingegner Gentile stava lavorando; in primis quello relativo alla spiaggia della Batteria (quella del Toma La Luna per intenderci e dove Mimì andava a mare), per il quale si erano acquisite già le prime autorizzazioni. Non mancheranno, a supporto di queste progettualità, le competenze tecniche relative, potendo contare anche sulla professionalità di chi ha avuto la fortuna di lavorare per tanti anni con l’ingegner Gentile, come il suo collaboratore storico Ing. Francesco Lacavalla, e di assorbire tutti gli elementi tecnico-operativi connessi all’applicazione della Sua metodologia di ripascimento delle spiagge, di cui la Città di Bisceglie deve andare orgogliosa.