Distinzioni di trattamento tra città per quel che concerne le tariffe di refezione scolastica. È questo l’argomento della nota ricevuta dalla nostra redazione da parte di una coppia di genitori biscegliesi che vi riportiamo.
“Siamo Leonardo e Antonella genitori di 5 figli, di cui 4 frequentanti il servizio di refezione scolastica nella scuola dell’infanzia e in quella primaria. Non essendocene tantissime, in pochi sono a conoscenza che le famiglie numerose dovrebbero essere ‘tutelate’ costituzionalmente poiché l’artico 31 della legge fondamentale dello Stato recita che ‘la Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose’.
Per quanto concerne il servizio di mensa scolastica – prosegue la nota – nel Comune di Bisceglie questo principio è stato purtroppo disatteso poiché le tariffe, oltre ad essere tra le più alte (forse senza il ‘tra’) del territorio, non pongono attenzione nei confronti delle famiglie che hanno più figli. Infatti, le tariffe oltre a non presentare a nostro avviso un’equa parametrazione ISEE che tuteli le fasce medio-basse, qualora nello stesso nucleo familiare più bambini fruiscano del servizio di refezione scolastica, la tariffa ridotta è applicata solo al maggiore di età”.
“Facendo un confronto con le tariffe di alcuni Comuni vicini vi renderete subito conto di quanto sia notevole il divario con la nostra città. Ad esempio, il Comune di Bari ha una tariffazione molto agevolata in quanto con un ISEE fino ai 12.500€ il ticket pasto non costa nulla per nessun figlio e, comunque, con un ISEE tra 12.500,01€ a 19.000,00€ ha un costo di 0,80€ per il primo figlio, 0,60€ per il secondo e 0,40€ dal terzo in poi.
Il Comune di Barletta ha ridotto per tutti il prezzo dei buoni pasto rispetto agli anni passati e con un ISEE tra i 10.000€ e i 15.000€, il suo costo è di 1,50€ per il figlio più grande e 1,00€ per tutti gli altri.
Nel Comune di Molfetta con un ISEE tra i 7.500€ e i 14.000€, il costo del ticket è per la scuola primaria di 2,50€ per il primo figlio, 1,50€ per il secondo e 1,00€ dal terzo figlio in poi e, inoltre, maggiori agevolazioni sono state date per la scuola dell’infanzia.
Il Comune di Bisceglie con un ISEE da 10.632,95€ a 15.000€ ha una tariffa di 4,50€ per tutti i figli, tranne per il più grande che paga 3,60€. Parliamo, per una famiglia numerosa come la nostra, di un divario annuale rispetto ad altre città che arriva a superare i 2.000€”.
“Anche se avremmo preferito scrivere una nota di ringraziamento, vi scriviamo per coerenza visto che avevamo già comunicato al nostro Comune che avremmo ‘sensibilizzato il territorio’ in caso di mancata modifica/intervento sulle tariffe. Già nel giugno 2019 avevamo inviato, senza mai riceverne risposta, una e-mail all’indirizzo privato e istituzionale dell’allora Assessore alla Pubblica Istruzione Vittoria Sasso, dove esprimevamo il nostro disappunto sulla volontà del Comune di aumentare notevolmente la retta pasto senza che lo stesso tenesse conto di un’adeguata parametrazione ISEE e, soprattutto, senza porre ‘attenzione’ alle famiglie in cui più figli avessero utilizzato il servizio di refezione scolastica.
Nel 2021, ahinoi, con nostra grande sorpresa, la Giunta Municipale ha deliberato l’avviso pubblico per l’iscrizione al servizio di refezione con lo stesso identico format inizialmente proposto nel 2019 e per questo motivo, prima dell’inizio dell’anno scolastico abbiamo inviato – questa volta – una PEC al Sindaco Angarano, all’Assessore Bianco e al Dirigente dell’Area Socio-Culturale Salamino per chiedere una modifica della delibera. Il Dirigente Salamino ci ha subito risposto dicendo che ‘avrebbe sottoposto la questione all’Assessore competente e al Sindaco al fine di valutare l’adozione di eventuali provvedimenti in merito’; anche l’Assessore Bianco ci ha subito telefonato comunicandoci che avrebbe fatto in modo di ‘correggere’ la disattenzione comunale ma, a tutt’oggi nulla è cambiato”.