“Siamo a metà ottobre la mensa scolastica non è ancora partita. Doveva partire il 1º ottobre.  Siamo arrivati ad inizio anno scolastico senza gli atti per far partire la mensa e salvaguardare il diritto allo studio a tempo pieno dei ragazzi. Questa cosa è inconcepibile!”. Lo dichiara Vincenzo Arena di Libera il futuro Bisceglie.

“Noi gli atti gli abbiamo chiesti dieci giorni fa. Ma la risposta che ci aspettiamo, se avranno il coraggio di metterla nero su bianco, sarà che gli atti non ci sono!”.

In Consiglio comunale infatti, qualche giorno fa, Sindaco e assessori hanno gettato la maschera:

  • la gara per il servizio di refezione PER IL PROSSIMO ANNO SCOLASTICO sarà pronta forse a gennaio;
  •  la procedura si concluderà, sperano, in primavera;
  •  i soldi per coprire il servizio non erano sufficienti,  tant’è che hanno dovuto approvare una variazione di bilancio;
  • le tariffe sono aumentate.

“E per l’anno scolastico appena iniziato che succederà? Forse si farà un affidamento diretto fino a fine anno per far partire almeno il servizio presumibilmente con il vecchio gestore. Ci chiediamo perché non si è fatto subito l’affidamento diretto, a questo punto, senza ritardara l’inizio del servizio”. Se lo domanda Enzo Amendolagine.

“Forse si farà una procedura per un contratto ponte da gennaio a fine anno scolastico. E il capitolato per questo servizio dov’è? Quali saranno i menù? In Consiglio comunale alcuni esponenti della maggioranza hanno detto, per non assummersi LORO la responsabilità dell’inefficienza politica e amministrativa, che le scuole non sarebbero pronte a far partire il servizio mensa”.

“Il personale ATA nelle scuole è già a disposizione e i docenti sono pronti ad erogare il tempo pieno per gli studenti. Ma l’amministrazione – prosegue – sceglie invece di cincischiare e butta la palla in tribuna. E sospende un servizio essenziale: la didattica pomeridiana per i ragazzi! Il servizio di mensa scolastica è un servizio a domanda individuale. Ma se non c’è questo servizio, si blocca la didattica che è un servizio pubblico essenziale! Ci rivolgiamo a sindaco e alla nuova Assessora all’istruzione: chiamate dirigenti scolastici e genitori e lavorate subito in condivisiome ad una soluzione che consenta ai ragazzi di tornare in classe, quanto prima, a tempo pieno. E per l’anno da subito – conclude Amendolagine – dovete iniziare a scrivere il capitolato di gara. Se non vi muovete, anche l’anno prossimo i ragazzi resteranno a digiuno di pasti e di libri”.