Manca ancora l’ufficialità, ma il problema della limitata disponibilità di spazi al Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” sembra aver trovato una soluzione temporanea a meno di ventiquattr’ore dall’apertura dell’anno scolastico. Nella giornata di ieri, lunedì 14 settembre, il sindaco Angarano ha infatti comunicato di aver messo a disposizione alcune aule del plesso Salnitro (clicca qui) per sopperire alla mancanza di aule dell’Istituto. Abbiamo quindi chiesto ulteriori informazioni in merito al Dirigente, il professor Cristoforo Modugno.
La prima cosa che il Dirigente ha voluto sottolineare è, allo stato attuale delle cose, la mancanza di una comunicazione ufficiale da parte del Comune, che non ha specificato «neanche il numero di aule che intende concedere all’Istituto»; il fabbisogno attuale, come sottolinea il Dirigente, è di undici-dodici aule, un numero che consentirà a tutti gli studenti di frequentare la scuola di mattina. Qualora il numero fosse adeguato si tratterebbe di un importante risultato per l’Istituto, dal momento che la decisione (dettata appunto dalla mancanza di spazi) di dividere la frequentazione in un turno mattutino e in uno pomeridiano nei giorni scorsi aveva generato molto malumore tra i genitori, i docenti e gli studenti, rendendo necessario un confronto pubblico tra Dirigente e genitori che si è svolto sabato pomeriggio all’Epass (clicca qui).
«Una volta che arriverà questa comunicazione noi ripristineremo un orario completo mattutino indirizzando alcune classi alle aule del plesso Salnitro e altre qui», dichiara il Dirigente. Nell’attesa, comunque, l’Istituto ha fatto marcia indietro sulla frequenza pomeridiana, optando per un’altra soluzione: le classi, divise in due gruppi, frequenteranno a giorni alterni, per un totale di tre a settimana. Questa misura avrà comunque carattere temporaneo e durerà fino a quando, arrivata la comunicazione ufficiale da parte del Comune, l’Istituto stesso non avrà provveduto alla sistemazione delle nuove aule, sistemazione che prevede – tra le altre cose – la sanificazione completa degli ambienti. Malgrado sia difficile fare un pronostico, si pensa che le nuove aule potranno essere approntate nel giro di qualche settimana e, comunque, non più tardi della fine di settembre.
Il professor Modugno ha comunque sottolineato come l’acquisizione di nuovi spazi dal plesso di Salnitro sia l’extrema ratio (concessa unicamente per l’avvio dell’anno scolastico) di un problema ormai atavico dell’Istituto. L’edificio di Salnitro è infatti occupato da una scuola primaria, che è di competenza comunale, mentre le scuole secondarie rispondono direttamente alla Provincia: il Dirigente auspica, infatti, di poter risolvere una volta per tutte il problema tramite l’occupazione del plesso di Villa Frisari. L’edificio, una volta occupato da alcune classi dell’Istituto Professionale “Sergio Cosmai”, soffre infatti di gravi problemi strutturali che hanno costretto il Dirigente, il professor Donato Musci, ad abbandonarlo totalmente. Nonostante l’insistenza del professor Modugno, però, la richiesta di procedere con i lavori è stata finora ignorata da parte delle autorità provinciali.
Il professor Modugno ha fatto riferimento alle dichiarazioni rilasciate, nella conferenza di sabato, dal vicepresidente Pierpaolo Pedone: in quella sede, infatti, Pedone ha contestato al Dirigente di aver avanzato una richiesta irrealizzabile sul breve periodo (edificazione di 16 aule) e, in relazione ai piccoli interventi emergenziali, di non aver specificato la quantità di fondi necessaria. «Il vicepresidente della Provincia faceva riferimento a una riunione che abbiamo avuto il 19 agosto con il presidente Lodispoto […]. È vero, non abbiamo detto quanti soldi vogliamo perché per sapere quanto denaro ci voglia abbiamo bisogno prima dell’autorizzazione: dopo l’autorizzazione avremmo potuto fare richieste di preventivi alle varie aziende, avremmo avuto la conoscenza dell’importo e avremmo richiesto a posteriori il rimborso. L’autorizzazione riguardava alcuni interventi minori; nell’assenza e nel silenzio assordante della Provincia io questi interventi li ho già fatti fare. […] A oggi io l’autorizzazione da parte della Provincia non l’ho ancora avuta e, mancando l’autorizzazione io non potevo richiedere fondi. A proposito della carenza di aule io ho già mandato alla Provincia delle richieste scritte: una il 19 febbraio, un’altra il 4 marzo, un’altra il 30 giugno, un’altra il 3 luglio… Mai avuto risposta. […] Non ci sto a passare da colpevole di tutto. Io mi sono sentito dire, in quella sede, dall’avvocato Pedone ‘noi, come Provincia, abbiamo fatto tutto il possibile’ […]. Non è vero che hanno fatto tutto il possibile: avrebbero potuto fare altro e non l’hanno fatto».
Sempre in relazione alla conferenza di sabato pomeriggio il professor Modugno ha ritenuto doveroso precisare alcuni aspetti che, anche a causa della mancanza di tempo, non è riuscito a chiarire pubblicamente. Nella fattispecie il Dirigente ha specificato come la decisione dei turni pomeridiani sia stata una soluzione obbligata dettata in parte dalla specificità della situazione del Liceo di Bisceglie, in parte dalla responsabilità istituzionale di cui lo stesso preside è investito. «Io volevo specificare che la decisione dei doppi turni non è venuta a cuor leggero, ma è diventata una necessità, derivata dal fatto che il Liceo ha una strutturale carenza di aule […]. Allora, siccome sembra che ci sia stata una volontà del Dirigente di scegliere quella soluzione tutti quanti hanno individuato il Dirigente come il “nemico da battere”, come il capro espiatorio».
«Quello che mi si contesta», dichiara Modugno, «è questo: qualcuno ha proposto una soluzione alternativa che è quella relativa alla didattica a distanza. […] Questa didattica presenta profili di illegittimità». Secondo il Dirigente, infatti, il medium telematico non è idoneo a registrare né l’effettiva frequenza degli alunni, né la presenza dei docenti, che sono obbligati – da contratto – a lavorare in presenza; la didattica digitale, essendo venuta meno l’emergenza Coronavirus (e dunque la deroga), spiega il preside, si profilerebbe quindi come uno strumento illegittimo e capace di scatenare le proteste dei sindacati. A questo, poi, il Dirigente ha aggiunto che la didattica a distanza, come specificato da moltissimi specialisti, si dimostrerebbe deleteria per studenti con disabilità e bisogni educativi speciali, nonché contraria all’inclusione.
In relazione alla presa di posizione dei docenti – che hanno fatto fronte comune con i genitori contro il turno pomeridiano – Cristoforo Modugno ha dichiarato che si è trattato di un’incomprensione. «Volevo che si scatenasse un movimento d’opinione che poi smuovesse qualche cosa. Probabilmente non sono stato in grado di spiegarmi, probabilmente qualcuno ha inteso che quella delibera significasse che dovessimo fare necessariamente i doppi turni, mentre era strumentale proprio ad evitare i doppi turni: questo ha innescato un movimento da cui sono nate incomprensioni e prese di posizione che hanno portato a questa situazione».
Interrogato sulle critiche rivoltegli dai genitori, il Dirigente ha dichiarato di aver interloquito solo con una minoranza, mentre la maggioranza si è dichiarata assolutamente a sfavore della didattica a distanza. «Questo lo do per certo: io ho ricevuto, negli scorsi giorni, una diffida da parte di un sindacato di genitori che lavora in tutta Italia che mi diffida dal mettere in atto la didattica a distanza». Nonostante tutto il Dirigente ammette di condividere molte delle preoccupazioni sollevate da alcuni genitori, prima tra tutte l’annoso problema della viabilità. «Anche quello dei trasporti pubblici non è un problema nuovo, è un problema che affronto da anni e in più occasioni mi sono confrontato con i dirigenti della STP», che però non hanno né incrementato la frequenza delle corse, né predisposto una fermata più vicina all’Istituto. «In un’occasione io ho chiesto anche al Sindaco di intervenire sulla viabilità locale: se lei percorre via Giuliani vedrà che è disastrata perché ci sono alberi che hanno sollevato il manto stradale e i marciapiedi rendendo l’attraversamento pedonale estremamente difficoltoso e pericoloso. Inoltre è fatto in modo tale che il drenaggio dell’acqua è praticamente assente e nei giorni di pioggia, anche con poca pioggia, su quella strada si creano fiumi di acqua e rendono praticamente impossibile il transito».
Rispondendo poi alla domanda sull’eventualità di uno sciopero messo in atto dagli studenti – una voce che negli scorsi giorni sembra aver circolato – Modugno ha dichiarato: «Non credo di prendere delle misure disciplinari, ma mi auguro che prevalga il senso di responsabilità perché, francamente, non ha nessun senso scioperare».
«Io non parlerei di vittoria», ha concluso il Dirigente in relazione alla notizia delle nuove aule, «perché non è una battaglia, non c’è chi vince e chi perde. Se è una vittoria, è una vittoria del Liceo, dei genitori e dei ragazzi».