“Sono innumerevoli le segnalazioni giunte ai nostri sportelli da parte di consumatori rimasti vittime delle pratiche commerciali scorrette poste in essere dalla Lyoness Italia Srl”. A dichiararlo sono gli l’Avvocati Patrizia Colonna e Antonio Calvani, referenti dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Questa società, a partire dal 2014, ha promosso, attraverso internet o appositi eventi in presenza, la diffusione di una speciale formula di acquisto, il cosiddetto “cashback” (ovvero con la restituzione di una percentuale del denaro speso presso gli esercenti convenzionati), prospettando ai consumatori notevoli ritorni economici nell’ambito di un complicato e, in realtà, costosissimo sistema di multi-level marketing, basato sul coinvolgimento di un numero sempre maggiore di utenti”.
“Il meccanismo – spiega l’Avv. Calvani –, utilizzando il pretesto del presunto vantaggio economico derivante dagli acquisti con “cashback”, consisteva in realtà nel reclutamento di un numero crescente di consumatori ai quali veniva richiesto, dopo aver assunto la veste di incaricato alle vendite, di pagare un “gettone di ingresso” di importo particolarmente elevato (fino a 2.400 euro) per accedere al primo livello commissionale e iniziare la “carriera” di Lyconet Premium Marketer, e cioè di incaricato a reclutare altri consumatori per inseguire così il miraggio di facili e veloci guadagni. In realtà, a seguito di una istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in collaborazione con la Guardia di Finanza, è emerso che decine di migliaia di consumatori in tutta Italia hanno versato ingenti somme di denaro per entrare in questo meccanismo piramidale, partecipare e rimanere nel sistema, ma solo pochissimi soggetti sono effettivamente riusciti a conseguire qualche trascurabile vantaggio, mentre nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato solo di rimetterci molti soldi”.
“L’Agcm – prosegue l’Avv. Colonna– ha anche accertato le modalità ingannevoli con le quali sono state prospettate le caratteristiche, i termini e le condizioni del sistema di promozione della Lyoness, oltre al fatto che non erano adeguatamente chiariti, sia sui siti internet che negli eventi di promozione, talune informazioni essenziali richieste nelle vendite a distanza quali quelle sulle modalità di trattamento dei reclami o sul diritto di recesso. Per questo la Lyoness è stata condannata dall’Agcm a una sanzione pecuniaria pari a oltre 3 milioni di euro”.
“Noi dell’Unione Nazionale Consumatori – conclude l’Avv. Antonio Calvani – stiamo da tempo conducendo azioni di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale finalizzate a indurre i cittadini a diffidare da tutti coloro che promettono mirabolanti guadagni facili, perché spesso dietro queste operazioni si nascondono vere e proprie truffe. Ad ogni modo invitiamo tutti coloro che fossero entrati nel complicato meccanismo della Lyoness a rivolgersi al nostro sportello in modo da poter verificare la possibilità di recuperare quanto si è eventualmente perso”.