Uno dei proprietari lottizzanti della Maglia 165 si è opposto al ricorso straordinario al Capo dello Stato presentato dall’associazione “Pro Natura Bisceglie – Ripalta Area Protetta” (tramite il suo presidente, il biologo Mauro Sasso) e dal consigliere comunale Enzo Amendolagine, ed ha chiesto che sia il Tribunale Amministrativo Regionale a pronunciarsi”. A renderlo noto sono i responsabili del Comitato spontaneo promotore dell’iniziativa.

Il Comitato aveva lanciato, a fine novembre, una campagna di raccolta fondi cui i biscegliesi avevano risposto con grande generosità. In soli 10 giorni, con quasi 80 donazioni piccole e grandi, erano stati raccolti ben 3.000 euro. “Questa somma è stata spesa così: contributo unificato per la presentazione del ricorso: 724 euro; onorario dell’avvocato: 2200 euro”.

Il Comune di Bisceglie risulta ‘non pervenuto’ – si legge nella nota – mentre, evidentemente, il proprietario lottizzante ritiene, con questa mossa, di arrestare la nostra battaglia. Il Comitato non demorde, convinto della fondatezza delle proprie ragioni. Per poter proseguire la causa davanti al TAR, però, si corre il rischio di sopportare altre spese legali (in caso di soccombenza). Per questo motivo il Comitato riapre la campagna di raccolta di contributi per poter costituire un fondo di altri 3000 euro, ritenuto prudenzialmente necessario per reggere il giudizio amministrativo. Vogliamo che la magistratura si esprima nel merito di questa vicenda, sulle questioni, di fatto e di diritto, puntualmente sollevate nel ricorso al Presidente della Repubblica”.

“Non ci arrendiamo – conclude la nota – perché crediamo che uno sviluppo urbanistico diverso dal cemento a pochi passi dal mare sia possibile, con il parco sul mare alla Bi Marmi e con “consumo di suolo zero”. Aiutateci a combattere e vincere questa battaglia per il futuro della nostra Città”.