Sel Bisceglie risponde presente alla chiamata della CGIL per manifestare contro il Jobs Act fortemente voluto dal governo Renzi. La delegazione biscegliese è stata sorteggiata, tra tutte le sezioni pugliesi, per poter giungere e sostare proprio in piazza San Giovanni durante la manifestazione del 25 e 26 ottobre. Da questo luogo privilegiato, dal cuore della piazza e della protesta, i militanti di Sinistra Ecologia e Libertà e della CGIL biscegliesi hanno potuto raccogliere importanti testimonianze di tantissimi lavoratori provenienti da ogni luogo d’Italia. Tramite un comunicato stampa i biscegliesi presenti in piazza ci hanno fornito un interessante e dettagliato resoconto di quella che è stata la loro esperienza romana. Nello scritto si è preferito tralasciare le parole dei politici e dei sindacalisti nazionali, e si è scelto di fornire una narrazione di quello che erano le anime della piazza con tutti i loro colori e le loro istanze.
Già dalla descrizione delle varie delegazioni presenti in piazza si può percepire la portata e l’eterogeneità della manifestazione: “I sardi sono venuti coi loro vestiti tradizionali; dalla Brianza coi campanacci delle mucche; tamburi e trombe dalla Campania; un’operaia di Brescia mi raccontava il rammarico di non essere riusciti a coinvolgere i commercianti che pure vedono chiudere ogni giorno i loro esercizi; un lavoratore di Milano mi faceva notare come le fabbriche continuano a licenziare e lasciare sul lastrico tante famiglie”.
Presenti anche tantissimi studenti, giovani precari ed anche i più anziani, le cosiddette “teste grigie”, così descritte dai militanti biscegliesi: “le loro pettorine o i cappellini, diversi per ogni regione, recitavano “I nonni per i giovani” o “Conservatori di futuro” o ancora “Abbiamo il futuro in testa”: il ricordo delle lotte passate, ma pronti a lottare ancora per il futuro dei propri nipoti”.
Tra i temi ovviamente anche quello dell’integrazione razziale: “Molti i giovani e le donne immigrati/e in questo corteo multicolore, nei loro striscioni si leggeva: “Insieme per i diritti”.
Forte e vibrante anche la protesta contro il femminicidio ed infine presenti anche le istanze più classiche della sinistra italiana sintetizzate nello striscione dei giovani dell’Arci: “Terrorismo, guerra, neoliberismo non passeranno”.
Le famiglie, i lavoratori, gli studenti, gli attivisti di sinistra biscegliesi si sono quindi uniti al cuore di questa piazza e di questa protesta ed hanno sintetizzato con questo pensiero la due giorni di mobilitazione nazionale: “La manifestazione CGIL è stata la presentazione dello spaccato della nostra società e del bisogno di dare una risposta concreta alle esigenze delle classi sociali meno abbienti, soprattutto col lavoro che é l’unica maniera per ridare dignità all’uomo”.
Foto di Giovanni Papagni