Lo scorso 25 gennaio a Bisceglie si sono svolte, contemporaneamente, due manifestazioni di mobilitazione pubblica: la fiaccolata per ricordare Ringo, il cane di quartiere morto dopo essere stato investito da un’autovettura, e la manifestazione organizzata dal Gruppo Giovani 063 di Amnesty International a due anni dalla brutale uccisione al Cairo del giovane ricercatore italiano Giulio Regeni. Le due iniziative si sono sovrapposte sia temporalmente che logisticamente, tanto che il percorso della fiaccolata ha incrociato per qualche minuto anche largo San Francesco, dove in quel momento si trovavano gli attivisti di Amnesty in attesa di dare il via alla propria iniziativa. Dal giorno successivo alle due manifestazioni sui social è infiammata una polemica tra chi si è detto “indignato” dalla scarsa partecipazione dei biscegliesi per l’iniziativa di Amnesty, o ha contestato l’opportunità della fiaccolata per Ringo, e chi invece ha difeso la necessità di “chiedere giustizia subito” per il randagio, dicendosi felice che i cittadini abbiano aderito così numerosi alla fiaccolata nonostante l’altra iniziativa in contemporanea.
I ragazzi del Gruppo Giovani 063 di Bisceglie hanno quindi deciso di placare gli animi con un comunicato distensivo: “Siamo sinceramente dispiaciuti per le polemiche di questi giorni, che hanno fatto finire in secondo piano due importanti iniziative”, si legge nella nota. “Quando la cittadinanza manifesta per un nobile intento, non ci sono cause più importanti di altre, e ognuno è libero di manifestare per la causa che più ha a cuore”. “Nessuno di noi è intervenuto per commentare o polemizzare su un evento organizzato spontaneamente dai cittadini biscegliesi volto a riunire tutte le persone emotivamente coinvolte dalla scomparsa del cane Ringo e a sensibilizzare la cittadinanza sull’importantissimo tema del rispetto degli animali”. La polemica ha indirettamente coinvolto anche l’amministrazione comunale che, con il vicesindaco Vittorio Fata, ha presenziato alla fiaccolata per Ringo e non alla manifestazione per Regeni. “Le istituzioni hanno piena libertà di scelta delle iniziative alle quali partecipare”, chiariscono i ragazzi di Amnesty.
Rispondendo a chi invece sui social si domandava come sia stato possibile far coincidere le due iniziative, gli attivisti biscegliesi di Amnesty precisano che la loro manifestazione “è stata autorizzata, da parte del vicesindaco, venerdì 12 gennaio” e che “si è svolta in contemporanea con altri 109 eventi promossi da Amnesty International in tutta Italia”, rendendo quindi “impossibile un eventuale rinvio, anche in presenza di un’altra importante iniziativa nella nostra città”. “Molte persone hanno affermato che non erano al corrente della manifestazione di Amnesty International”, continua il comunicato. “Nei giorni precedenti, abbiamo condiviso il nostro evento tramite la nostra pagina Facebook e i profili personali degli attivisti, coinvolgendo associazioni come il Presidio Libera Bisceglie Sergio Cosmai e l’Uaar Bat. Inoltre, abbiamo diramato un comunicato stampa che è stato pubblicato dalle testate giornalistiche locali”.