Revocata l’aggiudicazione della gara d’appalto per i lavori di realizzazione del manto erboso sintetico al campo sportivo Di Liddo di Bisceglie, il progetto presentato dalla ditta vincitrice non sarebbe conforme a bando e disciplinare di gara.

La gara era stata aggiudicata lo scorso 15 settembre alla ditta Ma.co group Srl di Bari (leggi qui) ma ad ottobre l’impresa seconda classificata, la Tekno Engineering srl di Andria, ha presentato ricorso al Tar avverso all’aggiudicazione. La commissione di gara si è quindi riunita il 29 novembre scorso e dopo aver esaminato il ricorso della ditta arrivata seconda in graduatoria ha deciso di escludere l’impresa Ma.co group srl di Bari perché il progetto presentato in sede di gara non sarebbe conforme a quanto richiesto dal bando e dal disciplinare. La difformità sarebbe tutta riscontrabile in un aspetto tecnico dell’offerta presentata, la composizione di quello che viene definito tecnicamente come intaso prestazionale del terreno di gioco. L’intaso prestazionale è composto da dei granuli di vario materiale che vengono collocati all’interno delle fibre dei m

intaso-prestazionale

Sezione terreno di gioco sintetico

anti in erba sintetica per creare condizioni di gioco assolutamente simili a quelle di un campo di calcio in erba naturale: il rimbalzo della palla, il rotolamento della stessa, la capacità di attutire colpi durante la corsa del giocatore e le cadute a terra. Secondo il disciplinare di gara l’intaso prestazionale del Di Liddo sarebbe dovuto essere composto da “materiale organico 100% vegetale”, nel progetto presentato da Ma.co group srl non sarebbe invece così. Rigettate le controdeduzioni della ditta esclusa dalla gara la commissione ha poi aggiudicato l’appalto alla seconda classificata ovvero la Tekno Engineering srl di Andria che aveva offerto un ribasso percentuale sull’importo di gara del 35,59%.

L’auspicio degli sportivi biscegliesi è che ora possano finalmente partire i lavori al Di Liddo in maniera tale da poter fornire la struttura di un nuovo e moderno terreno di gioco. Le opere dovrebbe essere ultimate in 90 giorni lavorativi, ci sono però ancora da attendere alcuni step burocratici prima che la nuova ditta aggiudicataria possa di fatto iniziare i lavori.