Il gruppo Ripalta Area Protetta, affiliato alla Federazione Nazionale Pro Natura, ha deciso di condividere i propri rilievi fotografici sull’abbandono dei rifiuti a Bisceglie sulla pagina social con l’hashtag #MappaRifiuti2020. “Ci auguriamo che questa iniziativa, oltre al grande seguito sui social già riscontrato, possa presto trasformarsi in azioni concrete, che coinvolgano l’intera cittadinanza, le forze politiche e gli operatori tutti, collettivamente”, spiegano dal gruppo. Dei 77 siti censiti da luglio a settembre, 17 sono gli stessi dal 2004, 19 erano già stati individuati nel 2017, 13 sono stati incendiati e 12 sono verosimilmente contaminati da amianto. Inoltre abbiamo individuato, 33 pneumatici, 6 televisori, 12 frigoriferi, 6 sanitari, 7 materassi e altre 9 zone dove vengono abbandonati principalmente i sacchetti di indifferenziata. 

“È proprio la presenza dei sacchetti di RSU ad essere aumentata notevolmente da quando è partita la raccolta differenziata porta a porta, tanto da rappresentare un serio problema in quanto si disfano nell’ambiente”, notano dall’associazione. La mappatura 2020 segnala determinate criticità: la più bersagliata è via Terlizzi (6 siti), in via Stoccolma c’è un abbondate accumulo di cassette in polistirolo e sul vecchio tragitto della SP Bisceglie Ruvo sono visibili 4 diversi punti ove sono stati incendiati i rifiuti. “Forse i dati sono sottostimati in quanto è impresa ardua individuare tutte le situazioni compromesse, ma noi ci abbiamo provato ancora una volta, con questa iniziativa che non grava sulle casse pubbliche e ha lo scopo principale di sensibilizzare l’opinione pubblica e fornire dei dati che possano essere utili alla comunità”.

“Non mancano le lettere ufficialmente inviate all’indirizzo di Amministratori e organi competenti, come la PEC del 7 giugno 2018 con quale già indicammo l’ubicazione dei siti di abbandono dei rifiuti, seguita poi dalla lettera del 12 settembre 2018, che rispondeva all’invito dell’Assessorato all’Igiene a collaborare con l’Amministrazione Angarano per debellare questo malcostume”, si legge nel comunicato stampa del Gruppo Ripalta Area Protetta. “Come allora, oggi non abbiamo la pretesa di dettare le regole da seguire, ma siamo sempre convinti che sia indispensabile intensificare la sorveglianza dell’agro e di porre in essere una serie di iniziative che possano prevenire il problema: educazione ambientale, creazione di zone per la raccolta, installazione di cartelli dissuasivi, estensione del servizio di pulizia ordinario all’intero territorio biscegliese e non solo alle aree urbane, nuova campagna di informazione su come e dove smaltire i rifiuti. Siamo convinti che sia necessario rimuovere tutti i rifiuti abbandonati illegalmente e bonificare i siti”.

Amare le conclusioni di Pro Natura: “Siamo consapevoli che la questione ambientale trascende aspetti meramente estetici, per sconfinare in questioni di carattere sociale, economico e di ordine pubblico. Questa è la ragione principale per cui consideriamo grave che un’amministrazione comunale, di qualsiasi colore politico si tratti, non abbia tra le sue priorità l’ambiente. Affrontare i problemi ambientali significa gestire la complessità e le sfide nella gestione di un territorio. Non affrontarli si traduce, di fatto, nel non amministrare. La tutela dell’ambiente, con le sue innumerevoli sfaccettature, è la madre di tutte le battaglie, il viatico per un buon governo, la garanzia di una buona politica”.

L’esaustiva documentazione fotografica è consultabile al seguente link: https://drive.google.com/drive/folders/1Fmf5rHH0gtmDm7dQMm2jfKF1cctsZhPC?usp=sharing