Dopo lo shock che ha colpito la Fondazione Ant di Bisceglie con la scomparsa della delegata Nina Di Modugno lo scorso 25 gennaio 2018, la realtà di assistenza socio-sanitaria cittadina si è rialzata e ha continuato nel suo lodevole percorso non senza difficoltà.

A raccontare a Bisceglie24 il 2018 dell’Ant (Associazione Nazionale Tumori) è la nuova delegata per la sezione biscegliese Mariafranca Salerno (nella foto copertina la seconda a partire da sinistra): “Stiamo portando avanti le consuete campagne Ant con costanza e dedizione. Il bilancio è positivo anche grazie alla crescita di volontarie e volontari che dedicano parte delle loro giornate alla fondazione. Di più volontari disponiamo e meno difficoltoso è portare avanti le raccolte fondi e le iniziative associative”, sottolinea Salerno, “I cittadini, i commercianti oggigiorno, se non conoscono personalmente chi chiede loro una mano, un contributo, sono scettici. Per cui le nostre collaborazioni si basano soprattutto sulla conoscenza e sul passaparola. Tutto sommato emerge ancora una diffidenza nei nostri confronti che frena la gente a contribuire a cause nobili che da sempre porta avanti l’Ant. Capiamo il periodo duro, ma nessun centesimo viene intascato dalle nostre volontarie: tutto è destinato all’assistenza sanitaria e psicologica dei pazienti e delle loro famiglie”.

Un’annosa questione, lamentata anche dalla precedente delegata, è la sede sociale dell’Ant: “Siamo sempre a lavoro per reperirne una. Ci sono tante validissime associazioni in città che organizzano eventi e manifestazioni encomiabili ed efficaci. Ma ciò che dà l’Ant sul territorio ha una rilevanza enorme. Trovarci a gestire la parte amministrativa e operativa delle nostre mansioni in uno spazio ristretto qui nel locale di via Virgilio“, precisa la presidente, “è arduo e disagevole. Il nostro impegno è quotidiano. Confidiamo negli amministratori locali affinché si rendano conto di quanto sia indispensabile avere spazi più grandi che permettano agli operatori di lavorare con efficacia e agli utenti di usufruire dei nostri servizi”.

Altro tasto dolente è la partecipazione giovanile: “Le uniche apparizioni dei giovani sono legate semmai all’acquisizione dei crediti scolastici”, afferma Mariafranca Salerno, “servirebbe, e stiamo lavorando anche per questo, coinvolgere le scuole superiori della città, soprattutto per le classi quarte e quinte, al fine di informare circa la nostra realtà”.

L’Ant di Bisceglie, ci comunica lo staff, ha registrato per l’anno 2018 un incremento di casi di assistenza ai malati terminali a Bisceglie, seppur di poche unità (40 assistiti nel 2018). Nello specifico, tra le patologie, al primo posto vi è il tumore al colon seguito da quello al fegato e al polmone. Crescono, però, anche i casi di carcinoma al pancreas, celebrale, e i casi di linfoma di Hodgkin.