La redazione di Bisceglie24 riceve e pubblica il comunicato a firma dei lavoratori delle mense scolastiche. Di seguito la nota riportata integralmente:

“Nonostante il ritorno in classe degli alunni presso i diversi Istituti Scolastici del Comune di Bisceglie, quest’ultimo non ha fatto ripartire il servizio di mense scolastiche, a causa di una inerzia amministrativa che confina pericolosamente con l’incompetenza. Infatti, pur consapevoli della avvenuta scadenza nell’anno 23/24 della gara d’appalto, non è stata indetta una nuova gara prima dell’inizio di questo anno scolastico, potendo approfittare del periodo di chiusura estiva”, si legge nel comunicato. 

“Considerati gli aspetti burocratici e di organizzazione che comporta una gara pubblica con i relativi tempi di esecuzione, questa lacuna provoca una evidente serie di disagi per le famiglie e per i tanti lavoratori del servizio stesso. Apprendiamo attraverso un comunicato stampa dell’annuncio dell’inizio della mensa scolastica presumibilmente per I’inizio di novembre, dunque un mese e mezzo dopo la ripresa delle lezioni, ma di questo si tratta appunto: di un annuncio, senza alcuna certezza. L’amministrazione si scusa per I’ulteriore disagio provocato alle famiglie (ben preventivabile) mostrando al contempo totale indifferenza e disinteresse nei confronti dei tanti lavoratori che si occupano del servizio e delle loro condizioni occupazionali con i riflessi sociali che tutto ciò provoca. Donne e uomini che ogni anno si ritrovano senza retribuzione e senza copertura alcuna di sostegno al reddito dalla chiusura dell’anno scolastico alla ripresa di quello successivo, periodo in cui il rapporto di lavoro viene sospeso. Non dimentichiamo che vicenda analoga si era già verificata nelI’anno scolastico 20/21: lavoratori vittime della stessa sorte e per la stessa causa con la stessa amministrazione”.

“Non ci resta che affidarci al senso di responsabilità civica e sociale della nostra amministrazione, con l’auspicio che possa il prima possibile lavorare fattivamente e pubblicare l’agognato Bando a tutela e garanzia del nostro futuro lavorativo”, concludono i lavoratori.