La scultura al momento dell'inaugurazione

La scultura al momento dell’inaugurazione

Da più di due anni e mezzo il monumento dedicato Sergio Cosmai nella città di Cosenza è di fatto monco, le frasi tratte dal diario del nostro valoroso concittadino sono state rimosse a seguito di un grave incidente stradale. L’opera realizzata dall’artista Maurizio Orrico, inaugurata nel marzo 2013, fu  posizionata nella rotonda di accesso a viale Cosmai a Cosenza, l’installazione rappresentava tre uomini stilizzati con in pugno una pistola e delle frasi tratte dal diario di Cosmai incise nell’acciaio a circondare le tre figure armate. Le tre

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Il momento della rimozione delle frasi di Cosmai dalla rotonda

sculture in acciaio al carbonio sono ancora lì e rappresentano l’ombra dell’ndrangheta mentre le frasi coraggiose che avvolgevano e imprigionavano metaforicamente questa minaccia incombente sono state rimosse per ragioni di sicurezza. Attualmente nella rotonda di viale Cosmai capeggiano  solo le tre figure stilizzate armate di pistola, senza le frasi  del direttore della casa circondariale di Cosenza che si oppose con fermezza alla criminalità organizzata e per questo fu assassinato dall’ndrangheta. Come riportato dai colleghi calabresi dalla testata “Otto e Trenta” in un articolo del 25 ottobre 2013, il comune di Cosenza aveva rassicurato: “L’opera sarà momentaneamente depositata in magazzino e successivamente riposizionata nello stesso luogo, ma in maniera da superare gli elementi di potenziale criticità segnalati dalla Polizia stradale”. Sono passati ormai quasi tre anni ma guardando le foto inviateci dai colleghi di Cosenza si evince come il monumento sia ancora monco. E’ sicuramente importante garantire strade sicure a tutti i cittadini ma è altrettanto importante non lasciare un documento alla memoria incompleto. Le frasi dovrebbero essere quanto prima ricollocate in maniera opportuna per ridare al monumento il suo importante significato iniziale. Senza le frasi di Sergio Cosmai in quella rotonda ci sono solo tre figure minacciose armate di pistola.

Si ringrazia per le foto la redazione di ottoetrenta.it