È con una grande festa pubblica che l’associazione di promozione sociale Mosquito ha festeggiato la conclusione del progetto “Il giardino vicino“. Nella serata di ieri, martedì 24 luglio, il giardino botanico Santonio Veneziani ha aperto i suoi battenti per accogliere la cittadinanza e mostrare il frutto di un anno di lavoro svolto dai membri dell’associazione.
“Il giardino vicino” è risultato vincitore del concorso “Orizzonti solidali“, organizzato dalla Fondazione Megamark. Il finanziamento, pari a 19000 euro, è stato impiegato per rendere l’orto botanico nuovamente fruibile alla cittadinanza dopo anni di incuria ed abbandono. Il progetto di riqualificazione, comprendente la risistemazione delle aree verdi e la costruzione di arredi urbani, è stato portato avanti da un gruppo di migranti di varia nazionalità.
All’evento hanno partecipato in veste ufficiale il cavalier Giovanni Pomarico, presidente della Fondazione Megamark, e il sindaco Angelantonio Angarano. Nel corso della visita guidata i membri dell’associazione hanno mostrato ai visitatori il nuovo volto del giardino: le specie vegetali già presenti e quelle piantate ex novo sono state inserite in aiuole “tematiche”; sono state aggiunti elementi d’arredo in legno costruiti a mano (panchine, pergole, capanni); le strutture preesistenti e fatiscenti sono state rese nuovamente fruibili, grazie anche all’impegno di aziende private.
Alla visita guidata è seguito il discorso di ringraziamento da parte del presidente di Mosquito, Marzia Papagna, che ha sottolineato l’impegno profuso da parte dell’associazione e, soprattutto, da parte dei volontari. “Il bando “Orizzonti solidali” permette a realtà e associazioni come la nostra di realizzare dei sogni, dei sogni che non sono impossibili. Lo abbiamo dimostrato: diventano realtà se delle persone hanno un’idea”. La presidentessa dell’associazione ha inoltre invitato la cittadinanza a svolgere un ruolo attivo nella ricostruzione e nella fruizione del parco, sostenendo che l’operato dell’associazione sia soltanto il punto di partenza per il coinvolgimento di tutti i cittadini nell’interesse della propria città.
Tappa dopo tappa è stato presentato al pubblico l’intero percorso formativo e lavorativo dei volontari. Il primo passo è stata una scuola di italiano, necessaria per superare le barriere linguistiche e per cementare i rapporti all’interno del gruppo; dopo un’accurata preparazione teorica sulla pratica del giardinaggio si è giunti infine al lavoro manuale, cui i migranti si sono dedicati con grande zelo e dedizione e nonostante le varie difficoltà riscontrate.
L’intervento del cavalier Pomarico si è focalizzato sugli obiettivi del lavoro. Al di là del servizio per la cittadinanza l’esperienza de “Il giardino vicino” ha offerto a un gruppo di persone giovanissime e provenienti da altri Paesi una vera opportunità di integrazione sociale. “La vera integrazione è fare qualcosa di concreto affinchè queste persone abbiano un futuro loro, in piena autonomia. E come si ha un futuro autonomo? Insegnando loro un mestiere, dando loro fiducia, sorriso, soddisfazione, gratificazione. Questa è la vera integrazione: il resto sono parole vuote”.
Parole di elogio per l’associazione e per i volontari anche da parte del sindaco Angelantonio Angarano, che ha ringraziato anche la Fondazione Megamark. “Il cavalier Pomarico fa parte di quella schiera ristretta, ristrettissima, di imprenditori illuminati, che non pensano solamente al business e all’utile d’impresa, ma pensano a come poter migliorare la comunità”. Il primo cittadino ha incoraggiato i membri dell’associazione a perseverare nel progetto di manutenzione e potenziamento del parco assicurando personalmente il sostegno da parte dell’amministrazione comunale, con l’auspicio che il parco possa diventare al più presto un centro di aggregazione sociale.
La serata è poi proseguita con l’assegnazione degli attestati di partecipazione ai 12 ragazzi, tutti giovanissimi, che hanno concluso l’esperienza di volontariato. L’attestato, sebbene non rappresenti un titolo vero e proprio, sarà comunque, per i volontari, un utile strumento per trovare lavoro ed integrarsi stabilmente (come già accaduto ad alcuni di loro) nella società.
Gli obiettivi prefissati sono stati dunque raggiunti, ma Mosquito guarda già al futuro. Oltre ad occuparsi della manutenzione ordinaria del parco l’associazione ha già in cantiere molti progetti per la risistemazione del parco, come la creazione di un percorso sensoriale botanico per i non vedenti e il recupero del laghetto (all’interno del quale, durante i lavori di svuotamento, sono state inaspettatamente ritrovate due tartarughe).