“Carissimi ragazzi e ragazze, studenti dell’Istituto ‘Cosmai’ di Bisceglie e di Trani, ho deciso di rivolgermi a voi con questo messaggio perché è l’unico canale di comunicazione sicuro ed efficace, alla luce degli eventi e delle disposizioni governative riguardanti l’emergenza nazionale (e globale) legata al Coronavirus”, queste le parole del dirigente scolastico dell’Istituto ‘Sergio Cosmai’ di Bisceglie, Donato Musci, all’indirizzo delle alunne e degli alunni della scuola superiore biscegliese.
“Come sapete, a un decreto del 4 marzo, che ha deciso la sospensione delle attività didattiche nelle scuole, ne è seguito un altro di domenica 8, che aggiunge misure più restrittive ed estende le aree delle zone rosse, dalle quali e verso le quali è impedito spostarsi. Si impongono divieti di manifestazioni culturali, sportive e ricreative, per limitare le possibilità di contagio; si impongono regole atte a mantenere la massima igiene; si suggerisce di non uscire di casa. Dobbiamo osservare queste disposizioni. Nessuno può ritenersi immune e invulnerabile. Voi non dovete sentirvi immuni e invulnerabili perché siete giovani, mentre l’epidemia miete vittime tra le persone più anziane. I vostri genitori – e soprattutto i vostri nonni, amici e parenti immunodepressi o oncologici – si trovano in una situazione di fragilità: proprio voi potreste essere i vettori di questo virus, di cui si studia ancora la biologia, le cure e il possibile vaccino, dichiara Musci”.
E precisa: “Chiudere le scuole è il dato che più di tutti evidenzia la criticità e la drammaticità di questo momento storico, perché la scuola è il cuore della vita sociale, il luogo degli incontri formativi, lo spazio/tempo in cui crescere, studiare, imparare ad essere, costruire il proprio futuro, avere la concreta possibilità di diventare cittadini e lavoratori consapevoli, critici, liberi ed onesti. Sento il dovere di parlarvi non solo come dirigente, ma anche come cittadino e come padre che non può abbracciare i suoi figli, perché residenti nelle zone rosse e all’estero”.
“Non intendete questo tempo come una lunga vacanza, una festa inaspettata”, sottolinea il preside, “La scuola non si ferma e la nostra scuola non si è fermata. Il personale ATA (DSGA, Amministrativi e Tecnici, collaboratori scolastici) è regolarmente in servizio, così come i vostri docenti e io stesso. Le attività didattiche proseguono a distanza, con le modalità che vi sono state indicate (e con altre in via di definizione), che hanno la stessa validità di quelle in presenza. Lo studio è un diritto che non vi viene negato, ma insieme un dovere cui non potete e non dovete sottrarvi. Dovete sentire perciò il dovere/obbligo di consultare i materiali che vi vengono proposti dai docenti, giorno per giorno, consultare il registro elettronico e il sito web dell’Istituto: ora più che mai, la tecnologia ci aiuta”.
E conclude: “Se i tempi dovessero allungarsi, poi, arriverà il momento delle verifiche, che saranno valide come quelle realizzate in presenza. Restate in contatto tra di voi, condividete i materiali. In caso di dubbio o di suggerimenti, rivolgetevi ai vostri rappresentanti di classe e d’istituto, che troveranno in me un ascoltatore attento e concreto. Studiate e seguiteci, come si fa sui social network. Vi lascio e vi saluto con affetto e con l’augurio di potervi rivedere quanto prima nelle aule attualmente vuote, silenziose, pulite ma mai così tristi. Mi manca la vostra energia, il vostro entusiasmo, il vostro chiasso di cui, prometto, non mi lamenterò più. A presto”.
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