Si è svolto ieri sera, martedì 2 agosto, davanti a un nutrito pubblico il dialogo con Maurizio Borriello, artigiano navale esperto nella costruzione e nel restauro delle barche di legno, invitato a Bisceglie da Mimmo Cormio, promotore del progetto del “Museo Galleggiante”. L’incontro è stato organizzato sulla Darsena della Bisceglie Approdi dall’associazione “Iologico“, di cui Cormio è presidente, e da ZonaEffe, ente locale gestore del centro di educazione ambientale.
La conversazione tra Cormio e Borriello ha toccato diversi argomenti tutti collegati al tema centrale dei “maestri d’ascia“, dei quali l’artigiano partenopeo è uno dei pochi ancora in attività. Avviato a questa attività in modo quasi fortuito (iniziò a restaurare imbarcazioni in Thailandia, dove insegnava in università, a seguito del devastante maremoto del 2004), Borriello ha viaggiato in lungo e in largo alla scoperta dei metodi tradizionali di costruzione e restauro; la sua ultima fatica, attestata da un documentario reperibile su internet, lo ha visto protagonista del restauro di un’antica imbarcazione in Norvegia.
Nel corso dell’iniziativa Cormio ha annunciato ufficialmente al pubblico la partenza del progetto del Museo galleggiante, che si propone di utilizzare il porto come “museo a cielo aperto” in cui ormeggiare barche in legno, ormai quasi del tutto soppiantate da più moderni modelli in metallo o vetroresina. Il progetto ha catturato il consenso di Borriello che ha visto in questo piano un utile mezzo non solo per la salvaguardia di queste barche, la cui scomparsa totale rappresenterebbe una gravissima perdita, ma anche un’ottima opportunità per attirare consistenti flussi turistici (l’esempio citato da Borriello è la cittadina bretone di Brest che, grazie a un progetto analogo, attira ogni anno milioni di turisti).