Gli imprenditori del settore lattiero caseario di due province pugliesi, Bari e Barletta Andria Trani, hanno deciso di unirsi sotto un’unica sigla che li rappresenterà al fine di affrontare in maniera sinergica le sfide della ripresa ma anche quelle di un mercato sempre più esteso, nell’ottica della valorizzazione e della promozione dei prodotti tipici locali di Puglia. Per queste ragioni è nata la Confcaseari, nell’ambito della Confcommercio Bari-Bat, sulla scorta dell’esperienza già avviata nella città di Andria, dove già da due anni circa è presente il sindacato del settore. Nell’assemblea convocata per la costituzione dell’associazione, alla presenza di Leo Carriera, Direttore Confcommercio Bari-Bat, Vito D’Ingeo, Vicepresidente Confcommercio Bari-Bat e Alessandro Ambrosi, Presidente Confcommercio Bari-Bat, è stato eletto il consiglio direttivo di Confcaseari e il neo presidente Bari-Bat, Riccardo Olanda del caseificio Olanda di Andria. Coordinatore del sindacato interprovinciale è Claudio Sinisi.
Il consiglio direttivo è composto da diversi imprenditori del settore lattiero caseario iscirtti alla Confcommercio che svolgono le loro attività nel territorio del barese e della Bat. “Non solo affrontare i problemi quotidiani del comparto ma il nostro obiettivo è anche quello di unire le mani più sapienti del settore, dal sud al nord barese, per migliorare sempre di più la produzione ma anche puntare alla valorizzazione del prodotto lattiero caseario che, anche a livello mondiale oltre che nazionale, in molti ci invidiano”, commentano il neo presidente Olanda ed il coordinatore Sinisi.
“La logica che accompagna la nascita di un nuovo sindacato è sempre quella di fare squadra”, hanno detto Carriera, D’Ingeo e Ambrosi sottolineando nel loro intervento l’attenzione anche sul fatto che “in questo momento più che mai c’è bisogno di unire le forze e puntare ad un obiettivo comune che è quello di risollevarsi. È vero che questo settore non si è mai fermato facendo parte di quelli essenziali ma i contraccolpi li ha subiti a causa dello stop di altri settori, come quello della ristorazione ma anche del wedding e degli eventi. Un plauso a questi imprenditori che hanno deciso di mettersi in gioco in questa iniziativa che sarà sicuramente una concreta opportunità di sviluppo”.