Un pubblico quasi tutto al femminile, quello che ieri sera ha gremito la sala di Palazzo Tupputi per la presentazione ufficiale della neonata associazione “Sarah Onlus”, il nuovo centro contro la violenza di genere attivo sul territorio biscegliese, creato dall‘Avvocato Michela Lopolito, dalla psicologa Consiglia Altieri e dal chirurgo plastico Ylenia Bevelacqua. Tre professioniste diverse per formazione ed esperienze professionali, ma tutte vicine e unite nella battaglia a tutela delle donne.
A partorire l’idea dell’associazione è stata la presidentessa Michela Lopolito che, attingendo dalla propria esperienza professionale in materia di divorzi, causati proprio da violenze e soprusi domestici, ha maturato un profondo interesse verso i casi di violenza di genere, un interesse portato avanti da anni offrendo gratuito patrocinio e assistenza legale a tutte quelle vittime che non possono permettersi un avvocato. Lo stesso nome scelto per l’associazione richiama un triste caso giudiziario, avvento nel 1983 a New Bedford in Massachusetts (Stati Uniti) e reso celebre al grande pubblico dal film “Sotto Accusa“, con protagonista una giovane cameriera, Sarah Tobias, interpretata da Jodie Foster, rimasta vittima di uno stupro di massa. Sarah, la giovane protagonista del film, deve abbattere numerose barriere sociali e culturali prima di vedere i suoi violentatori condannati per il reato di stupro e non solo per lesioni colpose.
L‘obiettivo che l’associazione si propone di realizzare è di abbattere quelle barriere culturali e sociali che ancora isolano le donne in una cella di sensi di colpa e mortificazione, “Le donne devono potersi sentire vittime per poter chiedere aiuto”, ha affermato la Dott.essa Consiglia Altieri, psicologa e vice presidente dell’associazione. Ed è proprio l’Altieri che nel suo intervento enuncia l’identikit delle donne vittime di violenza, donne affette dalla così detta “Sindrome della Dipendenza Affettiva“, pronte ad annullarsi per il proprio partner diventando le bambole inanimate di uomini manipolatori ed egocentrici. Donne che sperano di poter cambiare il proprio partner ad immagine e somiglianza del proprio ideale, pronte a giustificare ogni sopruso, fisico e psicologico, colpevolizzandosi per l’accaduto”.
A chiudere la presentazione il chirurgo plastico Ylenia Bevelacqua, segretaria dell’associazione, che ha parlato della propria vicenda personale di madre, di medico e soprattutto di donna, da anni costretta ad assistere a vicende di violenza, una violenza fatta non solo di contusioni, traumi facciali, arti rotti e volti lividi, ma anche di una costante oppressione a cui le donne sono sottoposte ogni giorno sul posto di lavoro, a casa come in società. “Io non voglio arrivare a medicare la ragazza sanguinante picchiata, non voglio arrivare a mettere il grasso sotto il volto di una ragazza sfigurata dall’acido, ma voglio prevenire che tutto ciò accada“.
L’associazione Sarah prevede assistenza e prevenzione h24 a tutte le donne vittime di violenza, per entrare in contatto con le operatrici basterà telefonare al numero rosa: 3394875118.