Dieci notti presso la struttura “Cappuccini onlus” diretta da don Salvatore Porcelli (don Salvino) finanziate dall’Amministrazione Comunale (impegno profuso soprattuto dal sindaco Francesco Spina e dall’assessore Vittoria Sasso), altre dieci dall’ex assessore ai servizi sociali Alfonso Russo e, fino a fine anno, altre notti possono essere trascorse serenamente sotto un tetto sicuro grazie alla generosità dello stesso don Salvino.
Questo ci hanno raccontato Emanuela e Gianpiero Pasquadibisceglie, i coniugi che dallo scorso 21 novembre non hanno più un posto sicuro e fisso dove dormire e vivere in seguito allo sfratto esecutivo e alla perdita, per entrambi, del lavoro.
Gianpiero, in questi giorni pre-festivi, sta lavorando presso un’officina meccanica di un amico a Bisceglie, ma si tratta di un’occupazione momentanea per far fronte alle spese della dura quotidianità.
Non dimentichiamo che Emanuela e Gianpiero hanno due figli, una ragazza di quindici e un bambino di dieci.
Dopo il 31 dicembre torneranno, pertanto, tutte le incertezze che una vicenda irta di ostacoli, di ristrettezze e di risposte che tardano ad arrivare torneranno a invadere la mente dei coniugi Pasquadibisceglie che, a oggi, non hanno ancora trovato un luogo dove poter vivere coi loro bambini.
Se il Natale per loro sarà più o meno sereno (un aggettivo da usare, in questo contesto, con estrema delicatezza, un aggettivo usato quasi impropriamente), l’ultimo dell’anno egnerà davvero la fine di una seppur momentanea certezza e il nuovo anno si presenterà con più punti interrogativi di quello che sta passando.